di Alexandre Ribeiro
FATIMA, mercoledì, 7 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI visiterà il Portogallo nel 2010 “essenzialmente come pellegrino di Fatima”, nel contesto del pellegrinaggio per l’anniversario del 12 e 13 maggio al Santuario mariano, ha spiegato questo martedì in una nota pastorale il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Portoghese (CEP).
Riconoscendo “un sentimento di gioia nel nostro popolo”, i Vescovi responsabili della CEP segnalano che la visita è “la concretizzazione di un profondo desiderio, che ci onora grandemente”.
L’episcopato ringrazia “con tutto il cuore” il Santo Padre e afferma di voler “corrispondere a questo onore con quell’amore per il Papa che è una dimensione profonda del cattolicesimo portoghese”.
“La comunione visibile con il Successore di Pietro, presente fisicamente tra di noi, sarà ancora una volta occasione per l’espressione spontanea di quell’amore per la sua persona, il suo magistero e il suo servizio universale e di fedeltà alla Chiesa”, osserva la nota.
I Vescovi portoghesi spiegano che il Papa si recherà nel Paese “essenzialmente come pellegrino di Fatima, dove incontrerà un’espressione viva di tutte le Chiese del Portogallo”.
Il viaggio del Pontefice a Fatima coincide con il decimo anniversario della beatificazione dei pastorelli Francisco e Jacinta e con le commemorazioni del centenario della nascita di Jacinta.
La visita, riconoscono ad ogni modo i responsabili della CEP, “si proietta nell’orizzonte più ampio dei suoi pellegrinaggi ai principali santuari mariani sparsi per il mondo, come grandi centri di evangelizzazione”.
“Quando il Papa diventa pellegrino, nella qualità di Pastore universale della Chiesa, è tutta la Chiesa che peregrina con lui. Per questo, il suo pellegrinaggio riveste un grande significato pastorale, dottrinale e spirituale”.
Per i Vescovi, la visita papale vuole “incoraggiare l’impegno costante e generoso nell’opera di evangelizzazione, aiutando a passare da una religiosità tradizionale a un fede adulta e ponderata”, una fede “capace di una testimonianza coraggiosa in privato e in pubblico, che sappia affrontare le sfide del secolarismo e del relativismo dottrinale ed etico, tipici del nostro tempo, che Benedetto XVI ricorda spesso”.
L’organismo episcopale portoghese afferma che in questo momento il programma della visita papale non è ancora definito. Nella prossima assemblea dei Vescovi, a novembre, si rifletterà su come preparare l’evento.
Fin d’ora, comunque, i presuli invitano tutti i fedeli “ad accogliere il Santo Padre come Successore di Pietro che viene a confermare i fratelli nella fede e con affetto e partecipazione personale, unendoci in preghiera alle sue intenzioni per la Chiesa e per le grandi preoccupazione dell’umanità”.
[Traduzione dal portoghese di Roberta Sciamplicotti]