Il Papa accetta la rinuncia di un altro Vescovo irlandese

“Avrei dovuto sfidare la cultura dominante”, riconosce monsignor Moriarty

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KILDARE, domenica, 25 aprile 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha accettato la rinuncia del Vescovo James Moriarty al governo pastorale della Diocesi irlandese di Kildare e Leighlin, ha reso noto questo giovedì la Sala Stampa della Santa Sede.

Monsignor Moriarty ha presentato la sua rinuncia il 23 dicembre, dopo la pubblicazione del Rapporto Murphy sugli abusi sui minori in Irlanda.

Nel Rapporto compare il suo nome come Vescovo di Dublino, dove vennero insabbiati casi di abusi commessi da religiosi dell’Arcidiocesi per trent’anni.

La rinuncia è stata resa ufficiale dopo il 24 marzo, quando Benedetto XVI ha accettato la rinuncia del Vescovo della Diocesi irlandese di Cloyne, monsignor John Magee, sotto inchiesta dallo scorso anno anch’egli per un possibile insabbiamento dei casi di abuso che sarebbero avvenuti nella sua Diocesi.

Dopo l’accettazione formale della sua rinuncia, monsignor Moriarty è tornato a chiedere scusa alle vittime degli abusi e alle loro famiglie attraverso un comunicato.

“Riconosco nuovamente che dal momento in cui sono diventato Vescovo ausiliare avrei dovuto sfidare la cultura dominante”, indica il testo diffuso giovedì.

“La verità è che la lunga lotta delle vittime per essere ascoltate e rispettate dalle autorità ecclesiastiche ha rivelato una cultura nella Chiesa che alcuni descrivevano semplicemente come non cristiana”, ha affermato.

Ad ogni modo, “è importante notare che, imparando dal passato, la Chiesa in Irlanda realizza ora eccellenti procedure di protezione dei bambini”.

Annunciando, a Natale, che offriva la sua rinuncia al Papa, monsignor Moriarty ha spiegato le ragioni della sua decisione, la più difficile del suo ministero, come ha confessato.

“Spero che questo onori la verità che i sopravvissuti hanno portato alla luce in modo tanto coraggioso e apra la strada a un futuro migliore per tutte le persone coinvolte”, ha dichiarato.

Nel mese di febbraio, quando aveva già presentato la sua rinuncia, il Vescovo Moriarty ha partecipato all’incontro che i Vescovi irlandesi hanno avuto con il Papa in Vaticano per affrontare la questione degli abusi sessuali.

In quell’incontro, ha affermato: “Siamo chiari: i nostri errori hanno danneggiato la fede della nostra gente e la forza della nostra testimonianza”.

Nel comunicato di giovedì ha spiegato: “Abbandonando il mio incarico oggi, questo sarà il mio indimenticabile ricordo come Vescovo di Kildare e Leighlin: la testimonianza di fede, speranza e amore che abbiamo condiviso in tanti modi con il Popolo di Dio, laici, religiosi e clero, in questa Diocesi”.

“Porgo il mio sentito ringraziamento a ciascuno: è stato un privilegio servire in questi otto anni e far parte di tutto ciò”, ha detto riferendosi all’impegno reale e attivo dei cattolici nelle varie attività ecclesiali.

Il presidente della Conferenza Episcopale d’Irlanda, il Cardinale Seán Brady, ha sottolineato il contributo del Vescovo Moriarty nella Conferenza Episcopale nel comunicato sulla sua rinuncia, pubblicato giovedì.

“Vorrei riconoscere il contributo che il Vescovo Mortiarty ha apportato al lavoro della Conferenza dei Vescovi”, ha indicato, sottolineando il suo intervento nel settore del culto, del rinnovamento pastorale e della promozione della fede.

Dedizione rinnovata

Anche i Vescovi di Inghilterra e Galles hanno pubblicato giovedì un comunicato sugli abusi di minori, in cui esprimono il proprio dolore per questo “grave peccato”.

“Sono peccati personali di pochi – afferma il testo –, ma siamo uniti nel Corpo di Cristo, quindi questi peccati interessano tutti”.

I presuli hanno anche riconosciuto gli “errori di alcuni Vescovi e leader religiosi nel modo di far fronte a tali questioni”.

“Anche questi sono aspetti tragici che lamentiamo profondamente e per i quali chiediamo scusa”, aggiunge il comunicato.

Per i Vescovi di Inghilterra e Galles, “è il momento per una preghiera profonda e la riparazione”. Allo stesso modo, hanno invitato i cattolici a fare dei prossimi quattro venerdì del mese di maggio “giornate speciali di preghiera”.

Hanno anche invitato a visitare il Santissimo nelle parrocchie e a chiedere a Dio “guarigione, perdono e dedizione rinnovata”.

“Preghiamo per tutti coloro che hanno subito abusi e per quanti hanno manipolato tali questioni, aumentando la sofferenza delle vittime”.

“Le nostre preghiere non escludono quanti hanno commesso questi peccati di abuso; devono percorrere un cammino di pentimento”.

Il Papa ha riconosciuto il 17 marzo che “in questi ultimi mesi la Chiesa in Irlanda è stata sottoposta a una dura prova per la crisi degli abusi sui minori”.

Nella solennità di San Giuseppe, il 19 marzo, Benedetto XVI ha firmato una Lettera pastorale “per rispondere a questa grave situazione”. Ha anche avuto vari incontri con i Vescovi d’Irlanda.

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ZENIT Staff

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