CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 25 aprile 2010 (ZENIT.org).- Uno “speciale saluto” è stato rivolto questa domenica da Benedetto XVI all’Associazione Meter, impegnata a difendere i bambini dalla violenza.
Nelle parole che ha pronunciato dopo la recita della preghiera mariana del Regina Caeli insieme a migliaia di fedeli e pellegrini accorsi per l’occasione in Piazza San Pietro in Vaticano, il Papa ha ricordato che l’Associazione “da 14 anni promuove la Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza”.
La Giornata (GBV), giunta alla sua XIV edizione, è iniziata proprio questa domenica.
“In questa occasione voglio soprattutto ringraziare e incoraggiare quanti si dedicano alla prevenzione e all’educazione”, ha affermato il Pontefice.
In particolare, ha citato “i genitori, gli insegnanti e tanti sacerdoti, suore, catechisti e animatori che lavorano con i ragazzi nelle parrocchie, nelle scuole e nelle associazioni”.
Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter (www.associazionemeter.org), ha affermato: “Il Papa è per me un padre, ma per i bambini del mondo è sicuramente un nonno buono e affettuoso cui tutti guardiamo con fiducia e speranza”.
“L’aver ricordato e salutato, in maniera speciale, oggi l’inizio della GBV e posto l’accento sull’educazione dei bambini confermano – se ce ne fosse ancora bisogno – l’attenzione che questo Pontefice ha posto nei confronti dei bambini e rinnovano un impegno permanente, quello per i piccoli, che Cristo stesso ha affidato alla Chiesa. Grazie, Santo Padre”, ha aggiunto il sacerdote, come si legge in un comunicato dell’Associazione.
Nei giorni scorsi è stata inviata a Benedetto XVI una lettera aperta di appoggio e sostegno firmata da 60 bambini delle scuole elementari di Avola (Siracusa), città sede nazionale di Meter.
Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, ha dichiarato dal canto suo durante la S. Messa celebrata ad Avola nella parrocchia della Madonna del Carmine che “Dio ci ha fatto per amare e non per disumanizzare l’uomo”, e che “il male è l’espressione più odiosa, quando viene perpetrata sui bambini”.
“Impegniamoci tutti nelle nostre comunità dove si può vivere e sperimentare l’amore di Dio, un amore che chiede conversione, un amore che è capace di perdonare e di rinnovare l’uomo”, ha esortato, seguendo in diretta televisiva il Regina Caeli del Papa in Vaticano.