L’arcidiocesi di Milano si unisce alla gioia della Chiesa universale

Il primo maggio, in piazza Duomo, maxi-schermo per la Beatificazione

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ROMA, venerdì, 29 aprile 2011 (ZENIT.org).- Domenica primo maggio anche il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, parteciperà a Roma alla concelebrazione in piazza S. Pietro, insieme a mille pellegrini che giungeranno con gruppi organizzati mentre altri raggiungeranno la capitale in maniera spontanea. 

Il Servizio diocesano di pastorale liturgica, inoltre, ha predisposto un formulario di preghiere da usare per le celebrazioni eucaristiche di domenica prossima per evidenziare il sentimento di comunione delle comunità parrocchiali della diocesi di Milano con il Santo Padre Benedetto XVI e con tutta la Chiesa nel mondo.

Il primo maggio, ancora, in piazza Duomo a Milano sarà allestito un maxi-schermo per seguire in diretta, dalle ore 10.00, la Messa di Beatificazione in Piazza San Pietro.

Lunedì 2 maggio, invece, alle 20.45 nel Duomo di Milano il cardinale Tettamanzi presiederà una solenne Celebrazione Eucaristica di ringraziamento per la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.

A questa celebrazione sono invitati i sacerdoti con le loro comunità parrocchiali, i religiosi e le religiose, le associazioni, i gruppi e i movimenti ecclesiali.

“Ravviva in noi – recita la preghiera da leggere dopo la comunione nelle Messe del primo maggio in diocesi – la memoria grata del suo insegnamento e donaci di imitare l’esempio della sua limpida e tenace testimonianza, perché nessuno, a qualunque popolo appartenga, chiuda il suo cuore alla grazia salvifica di Cristo, unico Redentore dell’uomo”.

Tre le intenzioni da aggiungere alla preghiera dei fedeli suggerite dalla diocesi: l’invito ad abbandonarsi alla Divina misericordia cara al cuore di Giovanni Paolo II “per chi vive nel peccato o è schiacciato dal peso delle proprie colpe, perché non si abbatta”; per i giovani “perché trovino sul loro cammino guide sagge che li sappiano appassionare a tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile e onorato” e per coloro che operano nel campo delle comunicazioni sociali “perché, seguendo gli insegnamenti del beato Giovanni Paolo II, abbiano sempre a cuore il bene di tutto l’uomo e il rispetto scrupoloso della verità”.

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ZENIT Staff

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