La Santa Sede lancia un social network fotografico per la GMG

I volti dei giovani della GMG: da Madrid al mondo attraverso il WEB

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di Jesús Colina

ROMA, mercoledì, 17 agosto 2011 (ZENIT.org).- In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, la Santa Sede ha lanciato un social network fotografico, attraverso il quale i milioni di giovani presenti in questi giorni a Madrid potranno dire (o meglio far vedere) il loro: “Io c’ero”.

“Living World Faces” (http://www.pope2you.net/livingworldfaces/) è il nome del nuovo servizio del portale Vaticano Pope2you.net del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, realizzato con la promozione della Conferenza Episcopale Italiana.

A Madrid è infatti presente il Team di Pope2You (portale del vaticano per i giovani che può vantare ormai più di 10 milioni di pagine visitate) che, grazie ad alcune postazioni mobili dotate di iPad e connessione mobile, permette ai giovani di inviare le loro fotografie su internet per condividere con i loro amici (sui principali social network), la loto testimonianza di fede e di partecipazione al più grande evento giovanile organizzato dalla Chiesa cattolica.

“Le nuove tecnologie scendono ancora una volta in piazza, e vengono scelte con sempre maggiore consapevolezza anche dal Vaticano”, ha spiegato a ZENIT padre Paolo Padrini, animatore del progetto.

“Il desiderio è quello di offrire ai giovani una ‘piazza virtuale’ immersa fisicamente nella marea di gente che partecipa fisicamente all’evento. Non solo virtuale ma reale e virtuale insieme, per offrire ai milioni di giovani presenti a Madrid la possibilità di portarsi a casa oltre ad un ricordo fotografico, il segno concreto della loro testimonianza: essere radicati in Cristo”, aggiunge il sacerdote.

Le foto raccolte durante i giorni della GMG, vengono caricate immediatamente sul web, all’interno del portale www.pope2you.net. Da qui andranno a comporre un mosaico che formerà l’immagine del Papa Benedetto XVI. Saranno, inoltre, inviate agli “amici” e condivise sui principali social network come Facebook, Twitter ed il nuovo Google Plus.

Il progetto non finirà poi con il termine della GMG: le foto raccolte dai ragazzi potranno essere scaricate da casa, condivise nuovamente con i propri amici, e diventare così un modo concreto e “giovane” per evangelizzare i coetanei: un modo per dire “sono stato alla GMG ed ho portato a casa una grande esperienza di fede”, spiega padre Padrini.

“Così, ancora una volta, i giovani potranno attraverso il web, diventare veri evangelizzatori, così come chiesto a gran voce da Benedetto XVI nei suoi ultimi messaggi riferiti ai nuovi media ed al loro uso da parte dei ragazzi”, conclude il sacerdote.

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ZENIT Staff

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