CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 11 gennaio 2009 (ZENIT.org).- La situazione nello Zimbabwe è “estrema” e “disperata”, e i suoi abitanti moriranno se non riceveranno aiuti umanitari urgenti. E’ l’appello lanciato questo venerdì da Caritas Internationalis in un comunicato in cui si afferma che 9 famiglie su 10 non hanno cibo a sufficienza.
L’associazione cattolica ha rivolto un appello urgente attraverso la rete mondiale della Caritas per inviare 7 milioni di dollari sotto forma di aiuti immediati per sfamare circa 250.000 persone.
Questo denaro, spiega la Caritas, verrà destinato a razioni alimentari per 164.000 persone, così come a distribuire un pasto al giorno in 88.000 punti scolastici e utensili agricoli a 4.600 famiglie, oltre ad assicurare l’accesso all’acqua potabile per 16.000 famiglie e l’assistenza medica a 5.000 persone.
Tutto ciò non è che un piccolo aiuto di fronte a un’enorme catastrofe umanitaria, aggravata dal colera, che è già costato la vita a 1.700 persone e conta attualmente 36.000 casi registrati.
“La gente dello Zimbabwe morirà se non riceverà aiuti umanitari urgenti”, afferma nel comunicato il segretario generale di Caritas Internationalis, Lesly-Anne Knight. Secondo i dati della Caritas, circa 5 milioni di persone stanno soffrendo la fame, e il numero è in continuo aumento.
Un rapporto Caritas di due mesi fa rivela che tra il 70 e il 90% delle famiglie non riceve cibo sufficiente e che gli aiuti raggiungono solo il 5-10% della popolazione colpita.
“Molti vendono i loro attrezzi o animali, o addirittura si prostituiscono per sopravvivere”, denuncia il rapporto.
Per ulteriori informazioni, www.caritas.org