In seguito ad episodi di violenza xenofoba verificatisi nelle settimane scorse in Sudafrica, dove oltre 70 persone sono morte in scontri con gruppi di immigrati, la Comunità di Sant’Egidio, presente da anni a Johannesburg, Pretoria e in altre città del paese, esprime “dolore e profonda preoccupazione per i recenti attacchi contro gli stranieri, che hanno provocato la perdita di vite umane e centinaia sfollati”.
Si tratta, afferma un comunicato della Comunità, di “azioni inaccettabili e imbarazzanti”, che contraddicono “l’ideale del libero e democratico ‘Paese dell’Arcobaleno’ per cui molti hanno perso la vita. Questo va contro uno dei sogni più cari all’ex presidente Nelson Mandela, che diceva: “Ho accarezzato l’ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone possano vivere insieme in armonia e con pari opportunità”.
Il comunicato si conclude ricordando che “La violenze di massa, come molte altre forme di mali, se non è adeguatamente fermata, si sviluppa come un fuoco incontrollabile, e la situazione in Sudafrica di questi giorni non farà eccezione a questa regola”.