Il lancio del congresso internazionale Una giornata di riflessione – Uniti a Dio ascoltiamo un grido, promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in programma dal 17 al 19 settembre prossimi, ha suscitato il plauso di papa Francesco.
In una lettera indirizzata al presidente del dicastero, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, il Santo Padre ha unito il proprio “grido” a quello delle “numerose persone, famiglie e comunità che soffrono direttamente o indirettamente a causa delle conseguenze troppo spesso negative delle attività minerarie”.
Un “grido” che è “per i terreni perduti”, “per l’estrazione di ricchezze dal suolo che paradossalmente non ha prodotto ricchezza per le popolazioni locali rimaste povere”; è “un grido di dolore in reazione alle violenze, alle minacce e alla corruzione”.
Il Papa si schiera quindi contro le “violazioni dei diritti umani” calpestati, per ciò che concerne la “salute” delle persone e le loro “condizioni di lavoro”, fino ai casi più drammatici della “schiavitù”, del “traffico di persone” e della “prostituzione”.
‘Grida’ poi, Francesco, contro “l’assenza di processi inclusivi e di appoggio da parte di quelle autorità civili, locali e nazionali, che hanno il fondamentale dovere di promuovere il bene comune”.
Sulla scia della sua Laudato si’, il Pontefice rivolge “un pressante appello a collaborare nell’aver cura della nostra casa comune, contrastando le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri e degli esclusi, e avanzando verso uno sviluppo integrale, inclusivo e sostenibile (cfr n. 13)”.
Anche i minerali sono un “prezioso dono di Dio”, fondamentale per “numerosi settori della vita e dell’attività umana”, pertanto, raccomanda il Santo Padre, “l’intero settore minerario è indubbiamente chiamato a compiere un radicale cambiamento di paradigma per migliorare la situazione in molti Paesi”, in primo luogo con il coinvolgimento dei “governi”, degli “imprenditori”, degli “investitori”, fino ai “consumatori”.
Ogni soggetto coinvolto nella catena della produzione è chiamato “ad adottare un comportamento ispirato dal fatto che costituiamo un’unica famiglia umana, «che tutto è in relazione, e che la cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri» (ibid., 70)”.
Di seguito, papa Francesco incoraggia le comunità rappresentate nell’incontro del prossimo settembre “a riflettere su come possono interagire costruttivamente con tutti gli altri attori coinvolti, in un dialogo sincero e rispettoso”.
In conclusione, Bergoglio auspica che “questa occasione possa contribuire ad una maggiore consapevolezza e responsabilità su questi temi: è partendo dalla dignità umana che si crea la cultura necessaria per affrontare la crisi attuale”.