“Maestra di preghiera” nella cui meditazione e contemplazione è possibile scoprire la “sorgente della vera scienza e degli autentici valori”. Così Papa Francesco tratteggia la figura di Santa Teresa d’Avila, in una lettera a firma del segretario di Stato Pietro Parolin, inviata ieri ai partecipanti al Congresso interuniversitario di Avila dal titolo: “Santa Teresa di Gesù, maestra di vita”.
L’incontro – informa la Radio Vaticana – è stato inaugurato sabato 1° agosto, nella città spagnola, alla presenza di 450 persone provenienti da 26 Paesi, tra cui anche il ministro dell’Interno di Madrid, Jorge Fernandez Diaz.
Nel messaggio – letto ai partecipanti dal vescovo di Avila, Jesús García Burillo – il Pontefice auspica che, attraverso l’esempio della Santa, di cui ricorre il V centenario della nascita, nelle università cattoliche si formino “forti amici di Dio, così necessari in tempi difficili” come quelli di oggi.
Nella seconda giornata del Congresso, ieri, è intervenuto l’arcivescovo emerito di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, il quale ha sottolineato che Santa Teresa “rappresenta il culmine della vita consacrata nella storia moderna e contemporanea della Chiesa”.
Dopo aver celebrato la Messa nel Monastero dell’Incarnazione, il porporato ha incentrato il suo discorso sul ruolo chiave della Santa quale riformatrice della vita consacrata; un aspetto fondamentale da inquadrare nel contesto del turbolento XVI secolo in cui ella ha vissuto e che il cardinale ha posto in relazione con i tempi attuali.
Rouco Varela ha poi sottolineato che “i 20 della fondazione dei Carmelitani scalzi”, sia per il ramo femminile che per quello maschile, da lei ispirati e guidati insieme a fra’ Giovanni di Santa Maria – che, poco dopo il loro primo incontro, si chiamò Giovanni della Croce – “sono la prova più convincente e inconfutabile” che la persona di Santa Teresa, i suoi scritti e il suo lavoro “rappresentano il culmine della riforma della vita consacrata nella storia moderna e contemporanea della Chiesa”.
Durante il suo intervento, l’arcivescovo emerito di Madrid ha infine evidenziato nell’opera della Santa il primato della preghiera “come motivo principale per essere e per vivere”: “Un corso di azione che tutte le persone consacrate devono seguire”, ha detto.
Sempre nell’ambito del Congresso interuniversitario, si è tenuta oggi, alle 12.30, la cerimonia di investitura di Santa Teresa come Dottore honoris causa presso l’Università Cattolica di Avila (UCAV). L’evento è stato presieduto dall’arcivescovo di Valencia, Antonio Cañizares, anch’egli dottore honoris causa dell’Ateneo.
La cerimonia ha avuto luogo nella Sala da Camera del Centro mostre e congressi ‘Lienzo Norte’ di Avila, con la partecipazione del Superiore Generale dei Carmelitani Scalzi, Saverio Cannistrà, al quale sono stati consegnati il Berretto del dottorato che sarà donato al convento di San José, il primo fondato da Santa Teresa, e una medaglia, destinata al convento della Incarnazione, dove ella morì. Allo stesso tempo, entrambi i conventi riceveranno una coppa del Dottorato honoris causa.