La Cei stanzia fondi per gli alluvionati in Calabria

Il nubifragio ha danneggiato strutture turistiche, agricole e commerciali. Circa 500 persone hanno perso tutto e sono state trasferite in un palazzetto dello sport, assistite dalla Caritas 

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Sono ingenti e numerosi i danni provocati dal violento nubifragio che due giorni fa ha colpito la zona ionica della Calabria, nei comuni di Corigliano e Rossano Calabro. Danneggiate in particolare le strutture agricole, turistiche e commerciali; intanto la popolazione vive in condizioni precarie. Circa 500 persone, allocate lungo la costa, in camping o in località di mare, sono state trasferite in un palazzetto dello sport dove hanno passato la notte. Ad assisterle i volontari della Caritas.

A tutti gli alluvionati ha rivolto ieri, sera, un pensiero il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in un colloquio telefonico con il governatore della Regione Calabria, Oliverio, ha assicurato la propria vicinanza.

Un segno concreto è stato poi espresso anche dalla Conferenza Episcopale italiana che per avviare la ricostruzione nei due comuni calabresi, ha stanziato un significativo contributo economico, attingendo ai fondi 8 per mille. “In questo momento non c’è bisogno di beni materiali. Ci sarà però sicuramente da provvedere alla ricostruzione”, ha spiegato infatti ai microfoni di Radio Vaticana don Antonino Pangallo, di Caritas Calabria.

“Nelle prossime settimane – ha aggiunto – certamente anche la diocesi, la Caritas locale, cercheranno di presentare alla Cei degli interventi per poter sostenere la gente che ha perduto praticamente tutto. Teniamo conto che, in questo periodo estivo, una situazione di questo genere ha praticamente mandato in tilt il mondo del turismo, che è una delle poche risorse economiche della nostra Regione. Turismo e agricoltura in quel territorio hanno subito dei notevoli danni: ciò significa una grande prova per l’economia locale, già provata da questa crisi”.

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ZENIT Staff

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