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Siria. Cinquanta cristiani rilasciati dai jihadisti

La liberazione è avvenuta poche ore dopo il ritorno in libertà del sacerdote siriano Jacques Mourad

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Circa cinquanta cristiani dell’area di Qaryatayn presi in ostaggio lo scorso agosto dai jihadisti dello Stato Islamico hanno ritrovato la piena libertà nella giornata di domenica 11 ottobre, e hanno potuto far ritorno ai villaggi di Zaydal e Fairuzeh in una zona controllata dall’esercito governativo siriano. La loro piena liberazione, confermata dai media legati alla comunità assira, è avvenuta poche ore dopo il ritorno in libertà del sacerdote siriano Jacques Mourad, priore del Monastero di mar Elian. 

Proprio lunedì scorso, il religioso aveva raccontato di essersi riuscito a fuggire in moto da Qaryatayn con l’aiuto di un amico musulmano, e di essere ancora impegnato insieme ad amici beduini e musulmani nelle trattative per far restituire la libertà a più di 200 cristiani e musulmani di Qaryatayn ancora tenuti sotto controllo dai jihadisti dell’Isis. 

Rimane ancora ignota la sorte dell’altro gruppo di più di 200 cristiani assiri e siri della valle del Khabur catturati dai jihadisti durante l’offensiva condotta in quella zona dai miliziani dello Stato Islamico lo scorso febbraio. La scorsa settimana – informa Fides – i siti internet jihadisti hanno diffuso il filmato in cui compare la scena di tre cristiani della valle del Khabur trucidati da tre boia jihadisti, e viene esposta anche la minaccia di nuove esecuzioni degli ostaggi cristiani, se non verrà pagato il riscatto che i sequestratori hanno richiesto per la loro liberazione. 

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ZENIT Staff

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