Per il Rinnovamento nello Spirito Santo è quasi una consegna definitiva: portare lo Spirito Santo ovunque, creando “cenacoli di misericordia”. Nella relazione conclusiva della Conferenza Nazionale degli Animatori, il presidente nazionale di RnS, Salvatore Martinez ha esortato vigorosamente il movimento tutto, a partire dai responsabili dei gruppi, invitandoli ad uno slancio missionario, sulla scia del Giubileo appena iniziato.
“Idealmente, invocando Maria Immacolata, siamo tutti a piazza San Pietro – ha esordito Martinez -. In questa scuola di preghiera, Maria è sempre stata presente. È un privilegio stare insieme nel momento in cui la Chiesa si appresta a varcare la Porta Santa”.
L’entrata nella Porta Santa, ha aggiunto Martinez, implica anche un’uscita: sarà un continuo “entrare e uscire”, per portare la misericordia ovunque. La Porta è Santa, ha detto il presidente nazionale di RnS, perché “per attraversarla dobbiamo essere spinti dallo Spirito Santo”.
Essendo “fatti per la Gloria di Dio”, il Giubileo sarà un momento per “raccontare la Gloria di Dio”; nell’adorazione si riaffermerà la “signoria di Gesù” che metterà a tacere l’“idolatria” e l’“orgoglio”.
“La misericordia non nega il peccato, lo distrugge”, ha proseguito Martinez, esortando a vivere sempre il Giubileo al tempo presente, per affermare, anche in futuro, “non io c’ero ma io ci sono”.
Martinez ha poi ironizzato: “A chi vi dice che la preghiera rende stupidi, guardatelo col sorriso di chi intende: ‘tu non sai quel che dici’, perché la preghiera… rende intelligenti!”.
Senza fare “sconti alla Verità”, tutti saremo tenuti a vigilare contro lo “spirito dell’errore” e lo “spirito del mondo”, in particolare non cadendo nella trappola di “ritardare il Giubileo”, pensare di non essere pronti o che “tutto si esaurisca all’interno della Chiesa o del Rinnovamento”. “Satana sa che sbarazzarsi di noi è impossibile!”, ha proclamato il presidente nazionale.
Di fronte alle “divisioni” e agli scandali nella Chiesa e alle minacce esterne delle strutture o ideologie anticristiane di tutti i tempi (Impero Romano, darwinismo, materialismo, comunismo, liberalismo), c’è sempre qualche realtà nuova che sboccia, sotto il soffio dello Spirito Santo. È importante, però, essere “umili”, disinteressati” ed evangelicamente “beati”.
“Il Rinnovamento nello Spirito nasce nella storia ed è chiamato ad invadere la storia, liberando la sorgente della preghiera”, ha sottolineato ancora Martinez, esortando gli animatori ad evitare la “censura interiore” che preclude lo Spirito Santo agli uomini. Spirito Santo che contagia la vita sociale, al punto che il vero “politico” e il vero “economista” è “l’uomo spirituale”.
Non si può partecipare alla preghiera carismatica e poi tornare a casa con lo stesso stato d’animo di prima: “Se vedete fratelli che rimangono uguali, dovreste dispiacervene”, ha detto Martinez. All’interno di ogni gruppo o comunità, bisogna imparare a “condividere e a dipendere gli uni dagli altri”, ha aggiunto il presidente.
Agli animatori, Martinez ha chiesto di diventare “agenti di misericordia”, attraverso una preghiera che fa “uscire”, “decidere”, “compromettere” e “soffrire”. Non basta, ha aggiunto, la “preghiera interiore”: è necessario “trasformare la società, immettendo la preghiera nella storia”, una preghiera che diventa quindi “im-missionaria”.
Il Presidente Nazionale del RnS ha quindi ricordato che un vero missionario deve essere consapevole di avere il “volto di Gesù” e gli animatori ha raccomandato di fare delle proprie abitazioni dei veri “cenacoli missionari”, evitando l’eccessivo “controllo” sui gruppi e di gestirli in modo troppo ‘terreno’ o ‘burocratico’.
Un ulteriore riferimento è stato fatto da Martinez alla formazione, raccomandando che essa sia più “incarnata e biblica”, meno “sociologica o teologica”, “Bibbia in mano e Vangelo nel cuore”. In ogni regione, ha aggiunto, vi sarà una “porta santa”, dove vi si porterà il “roveto ardente” e tutte le consuete esperienze del RnS, facendo “esperienza di misericordia”. Ogni membro avrà il compito di “evangelizzare almeno due confratelli”.
Terminata la relazione, in attesa della celebrazione eucaristica conclusiva, presieduta dal consigliere spirituale nazionale del RnS, don Guido Maria Pietrogrande, l’intera assemblea, con vistosi episodi di commozione, ha assistito in diretta all’apertura della Porta Santa in San Pietro, da parte di papa Francesco.