Porre fine alla corruzione, alle violenze sulle donne, sui bambini e sugli oppressi. Con questo appello l’arcivescovo di Manila, il cardinale Luis Antonio Tagle, ha aperto ieri la Porta Santa nella cattedrale della capitale filippina. Il rito – informa la Radio Vaticana – ha visto una partecipazione speciale: quella di un gruppo di disabili e di due ex bambini di strada assistiti dalla Fondazione Tulay ng Kabataan (Tnk Foundation) che hanno aiutato il porporato a spingere i battenti della Porta, in un gesto che voleva simboleggiare l’attenzione preferenziale per gli emarginati e i poveri nell’Anno Santo. A seguirli sacerdoti, religiosi e centinaia di fedeli.
Durante la Messa di apertura del Giubileo, l’arcivescovo di Manila ha sottolineato l’urgenza di fermare la corruzione e l’oppressione dei poveri e dei più vulnerabili, esortando i fedeli a rendere la Misericordia di Dio “più visibile” nel mondo di oggi. “Quest’anno abbiamo una missione: quella di diffondere la misericordia e di costruire un mondo fondato sull’amore di Dio”, ha detto. “Dobbiamo costruire una società fondata su Gesù misericordioso e ognuno di noi deve essere una pietra di questa società di giustizia, verità e amore”. Quindi l’invito ai fedeli a passare anche attraverso le “Porte della carità” dei senza casa, dei poveri, dei carcerati e dei malati.