Eucaristia fonte e culmine dell’evangelizzazione; sostiene un padre missionario

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì 29 aprile 2004 (ZENIT.org).- L’ Eucaristia è fonte e culmine dell’evangelizzazione, la quale sebbene fatta di azione non può fare a meno di anime contemplative che riflettano il sacrificio di Gesù e si offrano come pane e vino per essere testimoni dell’amore di Dio, ha affermato il Sotto-Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

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Così Padre Massimo Cenci ha spiegato, il 29 aprile in Sala Stampa Vaticana, il significato del Messaggio del Santo Padre per la Giornata Missionaria Mondiale 2004 “Eucaristia e Missione” che si festeggerà il 24 ottobre prossimo.

“L’Eucaristia si pone come fonte e insieme come culmine di tutta l’evangelizzazione”, ha esordito il padre del Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.).

Ha spiegato Cenci che il messaggio del Santo Padre rileva quanto “la Missione di Cristo Redentore, affidata alla Chiesa, è ancora lontana dal suo compimento; sollecita tutti a condividere la “sete” del Redentore”.

E ancora spiega come esso additi “come testimoni santa Teresa di Lisieux (Patrona delle Missioni e Dottore della Chiesa) e san Daniele Comboni, Fondatore dei Missionari del Sacro di Gesù”, e collegando la Giornata al 150° anniversario della definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione (1854-2004)” inviti, infine, a “contemplare l’Eucaristia ‘con gli occhi di Maria’”.

In merito all’invito del Santo Padre alla contemplazione, Cenci ha affermato che “la Missione non può fare a meno di anime contemplative, che si associno all’opera dei missionari, e li sostengano con la loro preghiera”.

Il missionario del P.I.M.E. ha precisato che: “L’appello missionario di Gesù “Fate questo in memoria di Me” viene affidato a tutti i ministri ordinati. I credenti che si nutrono al suo Banchetto comprendono che il compito missionario consiste nell’essere ‘una oblazione gradita’, santificata dallo Spirito Santo ‘per formare sempre più un cuor solo ed un’anima sola’ [At 4,32], e diventare testimoni del suo amore fino agli estremi confini del mondo”.

“Per questo, – ha continuato Cenci – nella sua dimensione presente, ed insieme, escatologica, la Chiesa, per sua natura missionaria e pellegrinante, rinnova ogni giorno il sacrificio della Eucaristia, a beneficio del mondo, e rimane in attesa del ritorno glorioso del suo Signore”.

Il sotto-segretario della Congregazione ha concluso indicando in “Maria” il “primo tabernacolo della storia”. Spiegando, in seguito, che “Come la Chiesa e l’Eucaristia, anche Maria e l’Eucaristia” vengono indicate dal Messaggio “come un binomio inscindibile”.

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ZENIT Staff

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