Entusiasmo per la nomina del nuovo Nunzio in Polonia

Mons. Ireneusz Skubiś saluta con gioia l’Arcivescovo Celestino Migliore

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di don Mariusz Frukacz

ROMA, mercoledì, 30 giugno 2010 (ZENIT.org).- Questo mercoledì Benedetto XVI ha nominato Nunzio apostolico in Polonia l’Arcivescovo Celestino Migliore. Si tratta del secondo Nunzio apostolico in Polonia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni 1989-1992 mons. Migliore ha lavorato nella Nunziatura apostolica a Varsavia.

Intervistato da ZENIT mons. Ireneusz Skubiś, redattore capo del settimanale cattolico “Niedziela”, la più conosciuta rivista cattolica in Polonia, ha spiegato che “la Polonia è un grande Paese con un solida tradizione di fedeltà e cooperazione con la Santa Sede. In questo contesto il Nunzio apostolico ha una grande importanza. Ed è con grande gioia e apertura che riceviamo il nuovo Nunzio apostolico che rappresenta il Santo Padre”.

Secondo mons. Skubiś “il lavoro e la missione del nuovo Nunzio apostolico in Polonia assumono una grande importanza non soltanto per la Chiesa in Polonia, ma anche per la Chiesa universale”.

“Il nuovo Nunzio apostolico è per noi un segno rilevante della presenta del Santo Padre”, ha aggiunto poi.

“Dobbiamo ricordare – ha quindi precisato mons. Skubiś – che il fondamento della missione e il lavoro del Nunzio apostolico in Polonia è quello di garantire il diritto della Chiesa e quello di far rispettare il Concordato. Dobbiamo sottolineare che il Concordato firmato da Giovanni Paolo II è stato un grande avvenimento storico per la Polonia e per la Chiesa di questo Paese. Dopo anni di dittatura il Concordato è stato firmato anche grazie al lavoro dell’Arcivescovo Józef Kowalczyk, il primo Nunzio apostolico in Polonia dopo la Seconda Guerra Mondiale”.

Secondo il redattore capo di “Niedziela”, “la Polonia di oggi ha bisogno di un buono e grande Nunzio apostolico che comprenda i valori e la tradizione della nazione polacca e del legame tra il popolo e la Chiesa cattolica”.

La storia tormentata della Chiesa in Polonia è stata segnata da uomini che non si sono piegati alla dittatura comunista come il Primate della Polonia, il Servo di Dio Cardinale Stefan Wyszyński, e il Cardinale Karol Wojtyła a Cracovia. Una storia gloriosa che ha visto come protagonisti altri grandi Vescovi come il Cardinale Kominek, l’Arcivescovo Dąbrowski, l’Arcivescovo Tokarczuk e il Vescovo Stefan Bareła.

A ZENIT mons. Ireneusz Skubiś ha spiegato che il nuovo Nunzio apostolico “svolgerà la sua missione in un Paese e in una Chiesa fedeli al Santo Padre” e che “oggi il Santo Padre Benedetto XVI ha bisogno della fedeltà e della carità dei sacerdoti e dei laici della Chiesa polacca”.

Il redattore capo di “Niedziela” ha aggiunto che l’Arcivescovo Migliore entrerà in una Chiesa dove sono forti la devozione e la spiritualità mariana. Non è un caso, infatti, che l’azione pastorale in Polonia sia fondata in particolare sul culto della Madonna Nera di Częstochowa.

“Speriamo – ha concluso mons. Skubiś – che il nuovo Nunzio continuerà a sostenere la nostra tradizione mariana”, perchè “per noi il Nunzio apostolico è anche un nuovo segno di speranza”.

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ZENIT Staff

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