Una violenta esplosione questa mattina, alle 5.22, ha colpito e danneggiato in modo grave il consolato italiano al Cairo, in Egitto. La bomba si trovava in una macchina parcheggiata vicino all’edificio, uno dei più antichi dell’area. Non si registrano vittime tra i dipendenti civili degli uffici della missione diplomatica, essendo chiusi perché sabato. L’unica persona rimasta uccisa nella deflagrazione è un passante. Altre quattro persone sono rimaste ferite, ma nessuna in modo grave.
Tutto ciò rende evidente – come sottolineato ad AsiaNews da padre Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana – che “l’obiettivo non era uccidere molte persone, ma lanciare un messaggio all’Occidente e all’Italia: il terrorismo sta arrivando”.
Al momento, nessun gruppo ha rivendicato l’attacco. Tuttavia, il sacerdote egiziano è convinto si tratti di un attentato terroristico: “Non potrebbe essere altro”, ha detto. Inoltre, “gli autori del gesto hanno voluto mostrare che il governo egiziano è debole e non è in grado di proteggere gli stranieri sul suo territorio, a partire dalle ambasciate e i consolati”.