Si conosce il valore del chicco di grano soltanto dalla spiga che è nata dal suo svuotarsi, dal suo marcire, dal suo scomparire, dal suo donarsi. Non ha valore e non serve a nessuno il chicco di grano che si difende e si conserva: se non accetta di morire, di scomparire, non dà vita a nulla.
La vitale identità d’un albero si giudica dalla presenza e dalla qualità dei frutti.
La fotografia di una cosa o di una persona è riconoscibile solo dopo lo sviluppo.
Lo sviluppo della goccia è il mare, lo sviluppo dell’acino d’uva è il vino, lo sviluppo del chicco è la spiga che si trasforma in pane, lo sviluppo di una mamma è il figlio, lo sviluppo dell’uomo è l’amore scambievole, lo sviluppo dell’amore scambievole è Dio: Gesù in mezzo a coloro che si amano.
E’ con Gesù, il frutto del suo seno, che Maria ci ha manifestato la sua grandezza. E’ Gesù la manifestazione della gloria del Padre.
L’identità del cristiano la si vede dall’amore al prossimo.
La Messa è per così dire un fotografare l’amore di Dio: lo sviluppo, il frutto dell’amore di Dio è l’amore al prossimo, è il vivere la propria Messa.
L’appartenenza a Cristo, la testimonianza del nostro essere cristiani, non si manifesta tanto nell’andare in chiesa, nell’assistere alla messa, ma sarà riconoscibile da tutti nel frutto inconfondibile del “come vi amerete gli uni gli altri”.
Ciao da p. Andrea
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