Ancora una volta, pur in forma strettamente privata, papa Francesco sarà ad Assisi alla tomba di san Francesco il 3 ottobre alle ore 15, per dare un messaggio al mondo che trova nel Santo di Assisi ispirazione e conforto. È il messaggio della fraternità.
Convertendosi pienamente a Cristo, Francesco scoprì il Padre del cielo. Le sue parole, all’atto della spogliazione, furono: “Non più padre Pietro di Bernardone, ma Padre nostro che sei nei cieli”. L’unico Padre del cielo è fonte dell’unica fraternità tra tutti gli esseri umani, anzi, nella spiritualità del Santo, della “fraternità cosmica” che unisce, in qualche modo, tutte le creature: frate sole, sora luna, sora acqua, sora nostra Madre Terra.
Mentre il mondo soffre una pandemia che mette tanti popoli in difficoltà, e ci fa sentire fratelli nel dolore, non possiamo non sentire il bisogno di diventare soprattutto fratelli nell’amore. Non ci salveremo se non insieme. A nome di tutta questa Chiesa, che al Poverello diede i natali di luce e di fede, e lo vide contrassegnare di sé tutti gli angoli di questa Città benedetta, ringrazio papa Francesco per questo gesto che ci riempie di commozione e di gratitudine. Celebrerà alla tomba del Santo in forma riservata, negli stessi giorni in cui ad Assisi si fa festa, come sempre, per la solennità del Santo, iniziando con i vespri a Santa Maria degli Angeli, accogliendo autorità e fedeli della regione Marche, per l’omaggio a Francesco Patrono d’Italia. Anche questo gesto di papa Francesco ci dà nuovo coraggio e forza per “ripartire” nel nome della fraternità che tutti ci unisce. Grazie, papa Francesco!