Il rito si terrà venerdì 31 maggio alle ore 12 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense e sarà presieduto dal vescovo delegato Daniele Libanori. Alle ore 10.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano la Messa di ringraziamento con il vescovo Gianrico Ruzza. I servi di Dio fondarono le Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù nella Roma del XVII secolo e «inventarono una carità intelligente»
Il 31 maggio si conclude l’inchiesta diocesana storica delle cause di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio padre Cosimo Berlinsani, sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio e fondatore delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, e della serva di Dio madre Anna Moroni, fondatrice delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù. La celebrazione eucaristica di ringraziamento si terrà alle ore 10.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano e sarà officiata dal vescovo ausiliare per il settore Sud monsignor Gianrico Ruzza. Il rito di chiusura del processo, invece, è in programma alle ore 12 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense e sarà presieduto dal vescovo delegato monsignor Daniele Libanori; saranno presenti i membri del Tribunale diocesano monsignor Slawomir Oder, delegato episcopale; monsignor Giuseppe D’Alonzo, promotore di giustizia; Marcello Terramani, notaio attuario; Giancarlo Bracchi, notaio aggiunto.
Cosimo Berlinsani nacque a Lucca nel 1619; nel 1643 entrò nella Congregazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio a Santa Maria in Campitelli, di cui fu anche parroco per molti anni. Nel 1649 assunse la direzione spirituale di Anna Moroni, nata nel 1613 e rimasta orfana in giovane età, che all’epoca prestava servizio come inserviente presso alcune famiglie nobili. Padre Cosimo fu colpito dalla fede e dal fervore di Anna. «Tra i due si stabilì una sorta di intesa pastorale per un servizio di carità intelligente nei quartieri disagiati di Roma – spiega il postulatore della causa di padre Berlinsani, padre Davide Carbonaro –. Durante la peste del 1656 organizzarono un soccorso capillare nei confronti dei malati, soprattutto i più abietti che venivano indirizzati presso l’Ospedale dei lucchesi dove era medico il fratello di padre Cosimo. Anna d’altro canto, pur a servizio delle nobildonne del quartiere di Campitelli, conduceva una vita contemplativa e nello stesso tempo operosa. A lei padre Cosimo inviava le ragazze perché fossero istruite nella dottrina cristiana e nella preparazione ai sacramenti. Poi seppero trasformare quelle esperienze occasionali in una vera e propria istituzione».
Padre Carbonaro è parroco a Santa Maria in Portico in Campitelli, come quattro secoli fa lo fu il servo di Dio padreBerlinsani. «I due incarnano ancora oggi la sollecitudine del Vangelo di Gesù per i piccoli e gli ultimi – riflette ancora –. Le loro virtù umane e cristiane ci ricordano la gratitudine che Gesù ebbe per suo Padre che rivela cose semplici ai piccoli e cose grandi a coloro che si fanno servi come lui. Nel 1656 padre Cosimo diede alle stampe il testo “La nutrice spirituale”, un tracciato mistico e pratico che conduceva le sue penitenti a far nascere e crescere Gesù nel proprio intimo. Il 2 luglio del 1672 ebbe inizio la Congregazione delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, laiche dedicate all’accoglienza orante e all’assistenza generosa per le ragazze bisognose di istruzione umana e spirituale. L’iniziativa piacque ai parroci romani che l’accolsero con encomi e replicarono esperienze simili nelle loro parrocchie. Dopo la morte della serva di Dio Anna Moroni, avvenuta a Roma l’8 febbraio 1675, padre Cosimo seguitò a dirigere l’istituto delle Oblate e fondare nuove case in Italia. Morì a Roma il 26 ottobre 1694».
Palazzo del Laterano, sede del Vicariato di Roma - Foto © Wikimedia Commons - Dnalor 01, CC BY-SA 3.0
Cause di beatificazione e canonizzazione di padre Cosimo Berlinsani e di madre Anna Moroni
La chiusura dell’inchiesta diocesana storica – Comunicato Stampa del Vicariato di Roma