Lettura
Il Vangelo tratto dal primo capitolo di san Luca narra l’evento dell’Annunciazione. Al ricevere il messaggio dell’Angelo, che le dice che sarà la madre del Figlio di Dio, Maria pronuncia il suo sì al progetto di Dio su di lei.
Meditazione
Molte volte, chi ha fede si domanda come agisce Dio. Qualcuno vorrebbe che Egli si mostrasse in modo più evidente, che fosse più visibile! Ma non sempre questo è il modo in cui Dio è presente nella nostra vita, come anche nella vita dei santi, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. Così Elìa cercava Dio, ma Egli non era nelle manifestazioni naturali imponenti, bensì in quel venticello leggero che difficilmente anche noi avremmo colto come espressione di “Dio”. Questo modo delicato di fare è anche quello che vive Maria, alla quale si presenta un angelo, che la saluta gioiosamente e vedendo la sua reazione impaurita, la rassicura: «Non temere, Maria». Un Dio che manda il suo messaggero, che è oltremodo delicato e sensibile alle sensazioni di quella Vergine, alla quale spiega gli eventi che la attendono. Le dà i motivi per credere, spiegandole cosa sta accadendo anche a Elisabetta. E, infine, attende il “sì” di Maria, che arriva immediato. Anche nelle nostre vite il Signore non si presenta di norma con grandi manifestazioni naturali – fulmini, lampi e tuoni – né facendo continuamente miracoli. Egli parla con dolcezza e sensibilità nei nostri confronti, cercando di non spaventarci con la Sua presenza. Così, di norma, la presenza del Signore, se la sentiamo, la percepiamo solo quando siamo soli, quando ci siamo ritirati in un attimo di silenzio e di pace, quando siamo più attenti a ciò che ci accade. Allora possiamo sentire quella presenza che ci ricolma di gioia e di pace, che non necessita di parole e che ci rassicura su di noi, sulla nostra vita. È un attimo di grazia, come nelle nostre vite può accadere più o meno frequentemente, come piace al Signore e come noi siamo disposti a sentirlo. La presenza del Signore, costante nelle nostre vite, che riceviamo ogni domenica nell’Eucaristia, attende però anche un nostro “sì” deciso a ciò che Egli ha pensato per noi, per ciascuno di noi. Un “Sì” fiducioso, come quello che Maria ha detto e per cui è bene invocare spesso il suo aiuto.
Preghiera
Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto il tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a te vengo e, peccatore come sono, mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. Non volere, o Madre del divin Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen! (san Bernardo di Chiaravalle).
Agire
Cerco di cogliere il Signore nelle piccole cose: in un sorriso, in un gesto gentile, nel sole che splende.
Meditazione del giorno a cura di Alexandra von Teuffenbach, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Un attimo di grazia, di Alexandra von Teuffenbach
Meditazione della Parola di Dio di Martedì 22 Agosto 2017, Beata Vergine Maria Regina