“La politica non deve interferire nella vita della Chiesa.” Su questo punto c’è una convergenza tra il patriarcato di Mosca e la Santa Sede. Lo ha sottolineato ieri, lunedì 21 agosto 2017, il patriarcato in occasione dell’incontro avvenuto tra il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il metropolita Hilarion, presidente del dipartimento delle Relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato.
Durante l’incontro “sono state abbordate nel contesto dell’attuale situazione internazionale le questioni chiave delle relazioni bilaterali tra il patriarcato di Mosca e la Chiesa cattolica romana”, annuncia un comunicato stampa.
Per quanto riguarda la situazione in Siria, le due parti hanno concordato che innanzitutto è necessario finire con il terrorismo sul territorio siriano e solo dopo aver raggiunto la pace si potrà determinare il futuro politico del Paese.
Il metropolita Hilarion e il cardinale Parolin “hanno notato l’utilità di nuove consultazioni tra il patriarcato di Mosca e la Santa Sede sul Medio Oriente, e la necessità di proseguire la cooperazione umanitaria in questo campo”.
Hilarion ha affermato che “la situazione tragica dei cristiani in Medio Oriente” costituisce “uno dei problemi più urgenti”. “Il patriarcato di Mosca sta facendo tutto il possibile per fornire un aiuto umanitario alla popolazione sofferente della Siria”, ha aggiunto.
Il capo del dipartimento delle Relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato ha anche sottolineato “il ruolo importante del gruppo di lavoro creato a questo titolo, che riunisce rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, della Chiesa cattolica e di altre confessioni cristiane, nonché rappresentanti delle comunità musulmane”.
E’ stata abbordata anche la questione del conflitto in Ucraina. Il metropolita Hilarion ha “condiviso la sua preoccupazione” per il progetto di legge discusso in seno al Consiglio supremo dell’Ucraina, che mira a discriminare la Chiesa ortodossa ucraina, e ha espresso anche la sua gratitudine alla Santa Sede “per il suo sostegno alla posizione del patriarcato di Mosca” nel dossier.
Con rammarico Hilarion ha anche preso atto di alcune “dichiarazioni politicizzate e azioni aggressive da parte di rappresentanti della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina”, prosegue la nota.
“Le parti hanno espresso la loro convinzione comune che la politica non deve interferire nella vita della Chiesa e che le Chiese in Ucraina sono chiamate ad avere un ruolo nel mantenimento della pace e a contribuire alla realizzazione di un accordo civile nel Paese”, si legge nel comunicato.
Durante i colloqui, le due parti hanno “sottolineato in particolare l’importanza per le relazioni tra ortodossi e cattolici dello storico incontro tra il patriarca di Mosca e di Tutte le Russia Kirill e papa Francesco a L’Avana nel febbraio del 2016 e l’esposizione della reliquia di san Nicola a Mosca e a San Pietroburgo nel maggio e giugno di quest’anno”.
Infine, gli interlocutori hanno discusso “le prospettive della cooperazione nei campi della cultura e dell’educazione”.
Il card. Parolin era accompagnato dal nunzio apostolico in Russia, mons. Celestino Migliore, dal consigliere della nunziatura e officiale della Sezione per le Relazioni con gli Stati della Segreteria di Stato, mons. Visvaldas Kulbokas, e dal primo segretario della nunziatura in Russia, mons. Erwin Lengyel.
Il card. Parolin, che ha iniziato proprio ieri la sua visita in Russia, incontrerà anche il patriarca Kirill e il presidente Vladimir Putin. Il viaggio si concluderà giovedì 24 agosto. (pdm)
Papa Francesco & Metropolita Hilarion, 15.09.2016 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO
Patriarcato di Mosca: “La politica non deve interferire nella vita della Chiesa”
Incontro del cardinale Parolin con il metropolita Hilarion