Lettura
Giacobbe ancora non ha una fede piena nel Signore. Scaltro e sospettoso, “pone delle condizioni” a Dio, che si adegua a questi limiti e conferma, con pazienza e grande misericordia, la sua benedizione. Giacobbe ha preso una pietra, se l’è posta sotto la testa; ma in essa c’è la presenza di Dio, e Giacobbe al suo risveglio lo riconosce: “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo”. Anche con noi Dio si fa compagno di viaggio, e attende il nostro libero consenso. Le letture di oggi devono suscitare in noi il desiderio di una fede più grande. Per Gesù la stessa morte è un sonno da cui un giorno ci risveglierà.
Meditazione
La scala di Giacobbe, che congiunge la terra con il cielo, conferma la scelta straordinaria di Giacobbe da parte di Dio per realizzare il suo progetto d’amore con gli uomini. Il brano ci spinge a chiedere al Signore di darci luce per fare il punto della nostra vita, e chiedergli di dilatarne le coordinate, liberando tutte le energie vitali che ha posto in noi: “Che io mi conosca e che io ti conosca, Signore” (sant’Agostino). Gesù, nel Vangelo, si presenta pieno di misericordia verso la donna affetta da emorragia e verso la figlia di Giaìro, capo della sinagoga. Sono due miracoli strappati dalla fede: della donna malata – “Se solo toccherò il suo mantello…” –, e di Giaìro – “Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni…ed ella vivrà”. Egli è lo “sposo” della donna inferma, che viene guarita per la sua fede e reinserita nella comunità; del padre disperato per la perdita della figlia, alla quale Gesù ordina di alzarsi, prendendola con singolare benevolenza per mano. Veramente il nostro Dio non è lontano dalla nostra vicenda umana, così piena di complicazioni. Oggi noi rischiamo di non vedere più questi miracoli, come se il Regno di Dio non fosse ancora in azione; vi sono le guarigioni dello spirito, i passaggi dall’incredulità alla fede, oppure da una fede puerile ad una matura. Tutti abbiamo il compito di suscitarle perché, nella Chiesa, ogni credente è responsabile della Parola di Dio e riceve lo Spirito Santo per trasmetterla. La potenza dell’Altissimo e la misericordia di Gesù non si sono esaurite. Quale lezione per noi! Siamo talmente abituati a ricevere la sua grazia nei sacramenti, da non renderci più conto della sua opera. La fede, l’amore e la tenera attenzione per Dio sono un unico atteggiamento che dovrebbe manifestarsi nella nostra vita di credenti.
Preghiera
O Signore, oggi anche a me tu dici: “Coraggio, la tua fede ti salva. Affidati a me con piena fiducia nelle tue situazioni di gioia o di preoccupazione, e ama il tuo prossimo”. Fa’ che la fede sia sempre per me una luce forte sul cammino della vita, e mi faccia sperimentare la tua presenza e la tua grazia, Signore.
Agire
Oggi riceverò la Santa Comunione, sapendo che a noi è dato molto di più che all’emorroissa; noi ci uniamo a Lui e Lui a noi.
Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Continua ad avere fede — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Lunedì 10 Luglio 2017, Feria della XIV settimana del Tempo Ordinario