“Mi dispiace che il legislatore abbia rinunciato ai contenuti sostanziali del concetto di matrimonio, per adattarlo a coppie formate da persone dello stesso sesso”. Lo scrive l’arcivescovo di Berlino, mons. Heiner Koch, presidente della commissione per Matrimonio e Famiglia in seno alla Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), in una dichiarazione pubblicata sui siti Internet della sua arcidiocesi e della DBK dopo il “sì” da parte della camera bassa o “Bundestag” del Parlamento tedesco.
“Nel contempo — continua Koch — mi dispiace anche che con l’odierna decisione si rinunci ad una percezione differenziata delle diverse forme di unione, per dare rilievo all’apprezzamento delle coppie dello stesso sesso.” Come ricorda l’arcivescovo di Berlino, “la differenziazione però non è discriminazione”.
“Un apprezzamento della convivenza di persone dello stesso sesso può essere espresso anche attraverso un’altra forma istituzionale”, prosegue Koch, che si sofferma anche sulle intenzioni dei “padri” della Costituzione tedesca.
“Hanno dato al matrimonio un posto così rilevante nella nostra Carta costituzionale perché volevano proteggere e rafforzare coloro, che come madri e padri vogliono donare la vita ai propri figli”, sottolinea Koch, il quale denuncia “un annacquamento del concetto di matrimonio tradizionale”.
“Fa riflettere che molti di coloro che per lungo tempo hanno combattuto l’istituzione del matrimonio come modello ostile e senza futuro, ora siano diventati ferventi sostenitori del ‘matrimonio per tutti’”, osserva Heiner Koch.
“E’ triste che l’istituto giuridico matrimonio sia finito nell’ingranaggio dei tatticismi politici. Il matrimonio non si merita questo”, prosegue l’arcivescovo, il quale aggiunge, che la Chiesa cattolica si impegnerà ora maggiormente per mostrare la vitalità della comprensione cattolica del matrimonio, così come papa Francesco indica sempre “con chiarezza”.
La proposta di legge “Ehe für alle” (Matrimonio per tutti) è stata approvata oggi, venerdì 30 giugno 2017, dal “Bundestag”. I voti favorevoli erano 393, quelli contrari 226 e le astensioni 4. La cancelliera democristiana Angela Merkel, che nei giorni scorsi aveva dato libertà di voto ai membri del suo partito CDU, ha votato “no”. “Per me — così ha detto la Merkel — il matrimonio è fondamentalmente un’unione fra uomo e donna.”