Card. George Pell (Foto: 2015) © CCEW - Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0

Papa concede periodo di congedo al cardinale Pell

Il porporato australiano è incriminato per reati sessuali

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Papa Francesco ha concesso “un periodo di congedo” al cardinale australiano George Pell, 76 anni, per potersi difendere in patria dalle nuove accuse di reati sessuali mosse nei suoi confronti.
Lo ha reso noto un comunicato stampa pubblicato giovedì 29 giugno 2017 in tre lingue — italiano, inglese e spagnolo — dalla Sala Stampa della Santa Sede e letto dal portavoce vaticano Greg Burke.
“La Santa Sede ha appreso con rincrescimento la notizia del rinvio a giudizio in Australia del card. George Pell per imputazioni riferibili a fatti accaduti alcuni decenni orsono”, così inizia la nota vaticana.
L’attuale prefetto della Segreteria per l’Economia e uomo chiave nell’iter di riforme avviato da papa Francesco deve comparire il 18 luglio prossimo davanti al “Magistrates’ Court” di Melbourne, capoluogo dello Stato di Victoria, per rispondere ad accuse risalenti al periodo in cui era parroco a Ballarat (1976-1980) e poi arcivescovo di Melbourne (1996-2001). Il porporato australiano affrontò già nel 2002 un simile processo a Sydney, finito con l’assoluzione.
George Pell ha infatti sempre proclamato la sua completa e totale estraneità alle accuse. “Rifiuto in blocco le accuse contro di me. Sono false”, ha detto questa mattina in Sala Stampa, seduto accanto a Greg Burke. “Aborrisco la sola idea degli abusi sessuali”, così ha aggiunto Pell, mentre ha reiterato la sua disponibilità di “collaborare pienamente” — come già fatto in passato — con gli inquirenti e la magistratura.
Lo ricorda anche il comunicato vaticano. “Il Cardinale Pell — così si legge nella nota — da decenni ha condannato apertamente e ripetutamente gli abusi commessi contro minori come atti immorali e intollerabili, ha cooperato in passato con le Autorità australiane (ad esempio nelle deposizioni rese alla “Royal Commission”), ha appoggiato la creazione della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e, infine, come Vescovo diocesano in Australia ha introdotto sistemi e procedure per la protezione di minori, e per fornire assistenza alle vittime di abusi.”
Nel frattempo, “la Segreteria per l’Economia continuerà a svolgere i propri compiti istituzionali”, precisa la nota.
Riportiamo il testo completo del comunicato stampa della Santa Sede.
***
La Santa Sede ha appreso con rincrescimento la notizia del rinvio a giudizio in Australia del Card. George Pell per imputazioni riferibili a fatti accaduti alcuni decenni orsono.
Messo al corrente del provvedimento, il Card. Pell, nel pieno rispetto delle leggi civili e riconoscendo l’importanza della propria partecipazione affinché il processo possa svolgersi in modo giusto e favorire così la ricerca della verità, ha deciso di far ritorno nel suo Paese per affrontare le accuse che gli sono state mosse.
Il Santo Padre, informato di ciò dallo stesso Card. Pell, gli ha concesso un periodo di congedo per potersi difendere.
Durante l’assenza del Prefetto, la Segreteria per l’Economia continuerà a svolgere i propri compiti istituzionali. I Segretari rimarranno in carica per il disbrigo degli affari ordinari, donec aliter provideatur.
Il Santo Padre, che ha potuto apprezzare l’onestà del Card. Pell durante i tre anni di lavoro nella Curia Romana, gli è grato per la collaborazione e, in particolare, per l’energico impegno a favore delle riforme nel settore economico e amministrativo e l’attiva partecipazione nel Consiglio dei Cardinali (C9).
La Santa Sede esprime il proprio rispetto nei confronti della giustizia australiana che dovrà decidere il merito delle questioni sollevate. Allo stesso tempo va ricordato che il Cardinale Pell da decenni ha condannato apertamente e ripetutamente gli abusi commessi contro minori come atti immorali e intollerabili, ha cooperato in passato con le Autorità australiane (ad esempio nelle deposizioni rese alla Royal Commission), ha appoggiato la creazione della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e, infine, come Vescovo diocesano in Australia ha introdotto sistemi e procedure per la protezione di minori, e per fornire assistenza alle vittime di abusi.

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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