Papa & Bartolomeo I, Lesbos, 16 aprile 2016 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

“Fraterni legami” con la chiesa di Costantinopoli

Parole di papa Francesco dopo l’Angelus di giovedì 29 giugno 2017

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“Questa presenza è segno dei fraterni legami esistenti tra le nostre chiese”.
Sono state queste le parole di saluto rivolte, da papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus di oggi, giovedì 29 giugno 2017, in piazza San Pietro in Vaticano, alla delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, presente per le celebrazioni della solennità dei santi Pietro e Paolo.
I membri della delegazione, accolti “con affetto” da Francesco e che erano presenti a nome del “carissimo fratello” Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, hanno partecipato, come di consueto, anche alla Celebrazione Eucaristica del mattino, sul sagrato di piazza San Pietro.
La Delegazione, ricordata dal Papa anche nell’omelia del mattino, è stata guidata dall’arcivescovo di Telmessos, Job, e accompagnata dai reverendi Ambrosios Chorozidis e Agathanghelos Siskos.
In apertura però il Papa ha rivolto anche un saluto ai cinque nuovi cardinali, creati nel Concistoro di ieri, mercoledì 28 giugno 2017, e ai 36 nuovi arcivescovi metropoliti, che hanno ricevuto i palli benedetti nella celebrazione di stamattina, incoraggiandoli “a proseguire con gioia la loro missione al servizio del Vangelo, in comunione con tutta la Chiesa”.
Altri saluti sono stati rivolti alle “famiglie”, ai “gruppi parrocchiali”, alle “associazioni”, agli studenti presenti di alcune “scuole cattoliche” e ai “singoli fedeli”, provenienti soprattutto dall’Italia, dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Bolivia, dall’Indonesia e dal Qatar.
Infine, il Santo Padre ha ricordato lo spettacolo pirotecnico che si terrà in piazza del Popolo e ha salutato con affetto i “fedeli di Roma”, nella “festa dei santi patroni della città” ed ha ringraziato la “Pro Loco romana” che, per l’occasione, ha promosso la realizzazione della tradizionale infiorata di piazza San Pietro, con l’intervento di diversi artisti e volontari del servizio civile.

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Giuseppe Cesareo

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