Gesù “chiama a seguirlo” non per essere “principi”, ma “per servire” e camminare davanti al popolo di Dio.
Questa la riflessione di papa Francesco in occasione del Concistoro Ordinario Pubblico che si è tenuto oggi, mercoledì 28 giugno 2017, nella Cappella Papale della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Nel quarto Concistoro del suo pontificato, Jorge Bergoglio ha creato infatti cinque nuovi cardinali: mons. Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako, Mali; mons. Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Spagna; mons. Anders Arborelius, ocd (carmelitani scalzi), vescovo di Stoccolma, Svezia; mons. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare e vicario apostolico di Paksé, Laos; e infine mons. Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli ed ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador, El Salvador.
“Gesù cammina davanti ai suoi”, “siamo tutti in cammino” con Gesù, dice Francesco, “anche voi”, rivolgendosi poi ai nuovi cardinali.
“Gesù vi chiama a seguirlo”, continua il Papa, “senza pensare ad altri interessi”. Gesù chiama non per essere “prìncipi nella Chiesa”, ma per servire “il Padre e i fratelli”, “come Lui e con Lui”, e per combattere “il peccato” presente nel mondo attuale, “camminando davanti al popolo di Dio”.
Francesco, facendo riferimento alla lettura prevista per la celebrazione, tratta dal Vangelo secondo Matteo (10,32-45), ha invitato a guardare a Gesù che cammina con i suoi “verso Gerusalemme”, con decisione, perché “sa cosa lo attende”, non si tira indietro. Lo dice ai suoi, ma il cuore di questi è troppo distante da quello di Gesù. Solo “lo Spirito Santo può colmare” questa “distanza dei cuori”, ha sottolineato il Papa.
Perché questa distanza? Perché i discepoli, in particolari i “fratelli Giacomo e Giovanni”, sono “distratti da altri interessi”, pensano “a come sarebbe bello stare alla destra e alla sinistra” di Gesù, ma non guardano “alla realtà”.
Gesù invece è ben attento alla realtà, “alla Croce”, che “apre i suoi passi” verso Gerusalemme.
Sono diversi, ha detto il Vescovo di Roma, le realtà di oggi che rimandano alla Croce: le schiavitù, i campi profughi e la mentalità diffusa dello scarto che fa gettare via quello che “non serve più” soprattutto “le persone”.
In chiusura del suo intervento, Francesco, per l’intercessione della Vergine Maria, ha chiesto di invocare lo Spirito Santo, “colui che può colmare la distanza” dal Cuore di Gesù.
Dopo la breve allocuzione del Santo Padre si è svolto il Rito per la creazione dei nuovi cardinali con: l’imposizione dello zucchetto e della berretta cardinalizia, la consegna dell’anello cardinalizio, l’assegnazione del Titolo o della Diaconia e la consegna della Bolla di creazione cardinalizia.
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