Lettura
Esiste un codice etico universale, unico nel suo genere, alla base di diverse religioni e filosofie, e presente in molte culture, di differenti parti del mondo. Il Maestro oggi lo esplicita nella sua versione “positiva”, più esigente: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. È un principio di vita talmente prezioso che è stato definito la “regola d’oro”. Gesù, come abbiamo visto qualche giorno fa, ha posto l’amore come premessa: “amate i vostri nemici” (Mt 6,44), e l’amore del Padre per noi suoi figli come modello di questo criterio di vita: “siate perfetti come il Padre vostro celeste” (Mt 6,48).
Meditazione
Nel brano evangelico letto oggi, Gesù affronta tre aspetti: come trattare le cose sante; come trattare il prossimo –la “regola d’oro” – e quale “via” seguire per giungere alla salvezza. I giudei erano molto attenti nell’osservare le norme destinate a tutelare la sacralità sia degli spazi che delle persone, e anche delle realtà liturgiche, perché avere a che fare con “le cose sante” significa avere a che fare con Dio. A cosa si riferisce, dunque, il Signore quando parla di aver cura delle cose sante? Afferma, per esempio, che la dottrina santa e preziosa del Vangelo può cadere in mano a persone che potrebbero abusarne, deformandola o, addirittura, calpestandola. E chi sarebbero queste persone? A prima vista possiamo pensare agli scribi e ai farisei, così legati alla legge di Mosè da non essere in grado di accogliere l’insegnamento del Signore; ma possiamo pensare anche a tutti coloro che si opponevano, come avviene ancor oggi, alla Buona Notizia portata da Gesù Cristo. La “regola d’oro”, inserita e intensificata dal messaggio cristiano, richiede non solo che si rinunci ad esercitare violenza contro gli altri ma, anzi, che ci si impegni praticare la carità, cioè l’amore, verso tutti, anche i nemici, come ha fatto Gesù: fino al sacrificio di sé. È il comandamento principale del cristiano: sulla carità si fonda l’atteggiamento del discepolo. Essere cristiani non è facile, oggi più che mai: perciò, lo sforzo per entrare attraverso la porta stretta è ancora più urgente. È la lotta di cui parlava l’apostolo Paolo, nella ricerca del Regno di Dio: il buon combattimento della fede, contro un avversario potente come Satana. Non facciamoci illusioni: seguire Cristo è impegnativo perché lui, che è il nostro modello, ha dato tutto se stesso: ma la sua grazia ci sostiene sempre.
Preghiera
Signore Gesù, concedimi la prudenza per discernere la via stretta che mi porta a te, tra tanta confusione; donami la fortezza, per sostenere l’impegno di difendere la verità del Vangelo, e il coraggio per non cedere alle attrattive delle scorciatoie che il mondo che ti rifiuta spesso mi offre.
Agire
Oggi farò una visita a Gesù eucaristia, invocando il dono del discernimento per comprendere quale via il Signore mi chiede di seguire.
Meditazione del giorno a cura di padre Miguel Angel Llamas, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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La regola d’oro — Meditazione quotidiana
Meditazione della Parola di Dio di Martedì 27 Giugno, della XII Settimana del Tempo Ordinario