“La delegazione della Santa Sede” spera che il governo della Repubblica Democratica del Congo prenderà delle “misure immediate” per “mettere in atto un cessate il fuoco che garantisca la fine della violenza gratuita e la prevenzione del traffico di armi”.
Lo ha dichiarato ieri, mercoledì 21 giugno 2017, l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate di Ginevra, Svizzera, mons. Ivan Jurkovic, rivolgendosi alla 35esima sessione del Consiglio per i diritti umani ONU.
L’arcivescovo sloveno, già nunzio in Bielorussia e Ucraina, che nel febbraio del 2016 è succeduto a mons. Silvano Maria Tomasi, è intervenuto sul tema “Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità”.
Il diplomatico vaticano ha espresso la “profonda preoccupazione” da parte della Santa Sede “per gli attacchi gravi, diffusi e apparentemente pianificati contro la popolazione civile, le istituzioni religiose e le organizzazioni basate sulla fede, in particolare nella regione del Kasai”.
“Queste — così ha sottolineato mons. Jurkovic — sono le tragiche conseguenze di tensioni che non sono mai state affrontate in modo adeguato.”
Il rappresentante della Santa Sede ha anche chiesto la salvaguardia dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo, specialmente quelli dei bambini “utilizzati come soldati”. (pdm)
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"Palais des Nations", Ginevra / Wikimedia Commons - Vassil, Public Domain
RDC: la Santa Sede chiede un cessate il fuoco immediato nel Kasai
Discorso di mons. Ivan Jurkovic davanti al Consiglio per i diritti umani a Ginevra