Elicottero / Pixabay CC0 - skeeze, Public Domain

L’elicottero e il naufrago

“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont

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Appena hai messo una buona dose di serenità nel cuore, lo sguardo esce dal tuo ristretto cerchio e comincia ad interessarsi anche degli altri e ad accorgersi di ciò che ti accade attorno.
Ero nell’ambulatorio ortopedico dell’ospedale. Vi ero giunto vistosamente claudicante… Se in un primo momento, vergognandomene, cercavo di dissimulare, o quanto meno di limitare le sgraziate ondulazioni dei miei passi, appena vidi che molti zoppicavano senza problemi, mi sono rasserenato, immettendomi decisamente a far coro in quel tipico contesto.
Seduto da cinque minuti ad attendere il mio turno di visita, vedo lungo il corridoio, assorti nei loro discorsi, passare, dritti come fusi, il primario e il suo assistente.
“Scusate – irrompo sorridendo -; ma voi due perché non zoppicate come tutti?”
Dopo l’occhiata intelligente di chi intuisce la strana e serena provocazione…così abbiamo concluso:
“Solo chi cammina dritto può soccorrere lo zoppo. Se fossimo zoppi non saremmo qui ad esercitare opportunamente il soccorso.” – “L’elicottero deve necessariamente volare fuori e sopra il pelo dell’acqua se vuole salvare il naufrago che annaspa”.
“E’ proprio Gesù che può sanare ogni genere di zoppia; Lui è il Salvatore perché Lui è la salute”.
“Solo chi è salvato può salvare” – “Pietro, – raccomanda Gesù – ora che ti ho tratto e salvato dalle onde, con bracciate vigorose, rassicura e salva i tuoi fratelli”.
Ciao da P. Andrea
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Andrea Panont

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