“La fratellanza va oltre la religione, è più universale della religione”. Lo ha sottolineato papa Francesco nel corso dell’incontro con un gruppo di rifugiati, avvenuto lunedì scorso prima dell’apertura del Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma. A riferire le parole del Santo Padre è “L’Osservatore Romano” nella sua edizione di oggi, mercoledì 21 giugno 2017.
Per circa mezz’ora il Pontefice si è intrattenuto con una ventina di rifugiati, cristiani e musulmani, ospitati presso varie parrocchie ed istituti religiosi di Roma. Una ventina di volontari della Caritas accompagnavano il gruppo.
Cinque bambini hanno offerto al Papa un cartellone, su cui stava scritto in varie lingue: “Grazie Papa Francesco per averci aperto le porte del tuo cuore e della Chiesa”.
All’incontro hanno partecipato anche il cardinale vicario uscente, Agostino Vallini, e il direttore della Caritas diocesana, mons. Enrico Feroci.
“Grazie perché siete venuti qui tutti insieme, non c’è differenza tra quelli che accolgono e quelli accolti”, ha detto Francesco all’inizio dell’incontro. “È un’opportunità per dire: siamo umani, cristiani, umani, tutti fratelli!”, ha affermato successivamente.
“Il problema delle persone che cercano rifugio è un problema grosso, ma anche è un grido per svegliarci, svegliarci dall’indifferenza”, ha dichiarato il Pontefice, che ha aggiunto: “Io sono contento che le parrocchie di Roma abbiano fatto questo. Non tutti hanno la possibilità, ma so che alcuni hanno affittato un appartamento per accogliere; altri sono stati accolti in famiglie, anche questa è fratellanza”.
Durante l’incontro un bambino siriano dodicenne, di origini palestinesi, Ayham, da due anni accolto assieme con la mamma Nour dalla parrocchia di San Fedele da Sigmaringa, ha offerto al Papa un mazzo di fiori e ha raccontato brevemente la storia della loro accoglienza.
Prima di lasciare la sala e recarsi alla Basilica Lateranense per l’apertura del Convegno ecclesiale, il Papa ha pregato: “Dio, Padre nostro, proteggi, guida, benedici noi tutti. La tua benedizione venga su di noi. Amen”. (pdm)
