“Nel Paese da cui provengo si gioca in modo molto diverso!” Lo ha dichiarato in modo quasi scherzoso papa Francesco, ricevendo mercoledì 21 giugno 2017 nell’Auletta dell’Aula “Paolo VI” una delegazione della “National Football League” (NFL) statunitense.
Nel suo breve discorso, il Papa si è soffermato sui valori dello sport — “il lavoro di squadra, il gioco leale e il tendere al meglio” –, ricordando che sono valori di cui “c’è urgente bisogno anche fuori dal campo, in tutte le dimensioni della vita comunitaria”, poiché “aiutano a costruire una cultura dell’incontro, nella quale preveniamo e soccorriamo le necessità dei nostri fratelli e sorelle”.
Riportiamo di seguito le parole del Pontefice.
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sono lieto di rivolgere un cordiale saluto a voi, membri e dirigenti dell’American Pro Football Hall of Fame, e darvi il benvenuto in Vaticano. Come molti di voi sono un appassionato del “football”, ma nel Paese da cui provengo si gioca in modo molto diverso!
Ringrazio il Signor Anderson per le sue cortesi parole, che hanno sottolineato i tradizionali valori di lealtà e sportività che cercate di impersonare, sia sul campo di gioco che nella vostra stessa vita, nelle vostre famiglie e nelle vostre comunità. Il mondo in cui viviamo, e specialmente i giovani, hanno bisogno di modelli, di persone che ci mostrino come far emergere il meglio di noi stessi, per mettere a frutto i doni e i talenti donatici da Dio e, nel fare questo, indicare la via per un futuro migliore per le nostre società.
Il lavoro di squadra, il gioco leale e il tendere al meglio sono valori – nel senso anche religioso del termine – che guidano il vostro impegno sul campo di gioco. Tuttavia, di questi valori c’è urgente bisogno anche fuori dal campo, in tutte le dimensioni della vita comunitaria. Sono i valori che aiutano a costruire una cultura dell’incontro, nella quale preveniamo e soccorriamo le necessità dei nostri fratelli e sorelle, e combattiamo l’esagerato individualismo, l’indifferenza e l’ingiustizia che ci impediscono di vivere come una sola famiglia umana. Quanto ha bisogno il mondo di questa cultura dell’incontro!
Cari amici, auspico che la vostra visita alla Città eterna possa incrementare la vostra gratitudine per i tanti doni che avete ricevuto e ispirarvi a condividerli sempre più generosamente per costruire un mondo più fraterno. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la benedizione di Dio, la gioia e la pace.
Che Dio vi benedica tutti!
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