Salgo su una carrozza per non fumatori e vado al posto prenotato. Sono deciso a rispettare e a far rispettare questo diritto mio e di chiunque: nessuno può fumare, almeno nelle carrozze protette dal fumo.
Ma, dopo mezz’ora di strada, vedo un signore, seduto di fronte a me, noncurante o, meglio, ignaro dei miei pensieri e dei miei propositi, estrae disinvoltamente il pacchetto di sigarette e, con l’aria più innocente del mondo, s’accende la sigaretta riprendendo a leggere il giornale.
Tentato di sfoderare tutti i diritti miei e di coloro che con me occupavano lo scomparto, mi trattengo per un attimo, attendendo e promuovendo con lo sguardo l’intervento degli altri che, invece, sembravano non solo tollerare, ma addirittura ignorare – rassegnati – ciò che stava accadendo.
Ma – grazie a Dio – ho così subito riflettuto: se litigo intervenendo bruscamente, io inquino maggiormente l’ambiente e lo privo dell’ossigeno della pace. E ho cercato di mettermi nei panni del trasgressore per comprendere in chi sa quali problemi naviga la sua vita.
Non ho finito di pensare così, che il fumatore s’accorge di trovarsi nella carrozza sbagliata: Scusandosi spegne in fretta la sigaretta e va nella carrozza prenotata.
Mi pare di capire meglio il vangelo là dove dice: “Chi ama il fratello vive nella luce”.
Ed è la luce del tuo amore che sa correggere con più efficacia. Le parole sanno correggere se arrivano cariche di amore.
Ciao da P. Andrea
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Fumo / Pixabay CC0 - maxknoxvill, Public Domain
L’amore sa correggere
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont