Circa 50.000 membri di movimenti carismatici di tutto il mondo hanno accolto ieri, sabato 3 giugno 2017, papa Francesco al Circo Massimo nel cuore di Roma per la veglia di preghiera di Pentecoste, organizzata in occasione del Giubileo d’Oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Il Pontefice ha definito l’evento “un Cenacolo a cielo aperto”, perché — a differenza degli Apostoli a Gerusalemme — “non abbiamo paura”.
Insieme ai leader dei movimenti carismatici, anche di altre Chiese e denominazioni cristiane, il Papa si è unito, braccia alzate, al canto di lode e ha ricordato che anche lui, a Buenos Aires, ha ricevuto il “battesimo nello Spirito Santo”, quando celebrava nella cattedrale la Messa con il Rinnovamento Carismatico.
“Grazie della testimonianza che voi date oggi, qui: grazie! Ci fa bene a tutti, fa bene anche a me, a tutti!”, ha detto Jorge Bergoglio all’inizio del suo discorso o meditazione, in cui ha sviluppato tre caratteristiche del Rinnovamento Carismatico: battesimo nello Spirito Santo, lode e servizio all’uomo, tre cose — così ha sottolineato — che sono “indissolubilmente unite”.
“Oggi — ha affermato il Papa alla vigilia della solennità di Pentecoste — siamo qui, come in un Cenacolo aperto, perché non abbiamo paura; a cielo aperto ma anche con il cuore aperto per la promessa del Padre.”
Il Rinnovamento Carismatico — ha proseguito Francesco — non è né una “istituzione”, né una “organizzazione”, ma una “corrente di grazia”, nata del resto “ecumenica”.
Infatti, “nacque ecumenica perché è lo Spirito Santo che crea l’unità ed è il medesimo Spirito Santo che diede l’ispirazione perché fosse così!”, ha spiegato il Santo Padre, sottolineando l’importanza di leggere a tal riguardo le opere del fu cardinale ed arcivescovo di Malines-Bruxelles, Léon-Joseph Suenens (1904-1996).
Papa Francesco ha incoraggiato quindi i presenti a lavorare per “l’unità dei cristiani”, che è “più urgente che mai”, invitandoli a stabilire “legami di amicizia fraterna che ci incoraggino nel cammino verso l’unità, l’unità per la missione”, “per annunciare insieme l’amore del Padre per tutti i suoi figli”, “nella preghiera e nell’azione per i più deboli”.
“In nome di Gesù possiamo dimostrare con la nostra testimonianza che la pace è possibile”, “ma è possibile se noi siamo in pace tra noi”, ha detto il Pontefice, ben consapevole del fatto che esistono delle “differenze” tra le varie confessioni, “ma desideriamo essere una diversità riconciliata”, ha sottolineato.
Ritornando al 50° della nascita del Rinnovamento Carismatico Cattolico, papa Francesco ha esortato i partecipanti a proseguire il cammino mantenendo sempre la “gioia”. “Il cristiano o sperimenta la gioia nel suo cuore o c’è qualcosa che non funziona”, ha osservato, mentre ha ricordato che la Chiesa conta sul movimento. “La Chiesa conta su di voi, sulla vostra fedeltà alla Parola, sulla vostra disponibilità al servizio e sulla testimonianza di vite trasformate dallo Spirito Santo!”, ha detto al termine del suo discorso.
Prima di papa Francesco erano intervenuti il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa OFMCap, e il pastore della Chiesa Evangelica a Caserta, Giovanni Traettino, che il Papa visitò nel 2014.
La serata è proseguita con il proclama in varie lingue che “Gesù è il Signore! Dio lo ha risuscitato dai morti!” e con l’invocazione per una effusione dello Spirito Santo sulla terra, durante la quale il Papa ha fatto il gesto dell’imposizione delle mani sulla folla in preghiera. (pdm)
Cliccare qui per leggere il testo completo del discorso di papa Francesco. L’intervento di padre Cantalamessa è disponibile qui.
Papa Francesco, Circo Massimo, 3 giugno 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO
Rinnovamento Carismatico: “Un Cenacolo a cielo aperto”
Veglia al Circo Massimo con papa Francesco, sabato 3 giugno 2017