Un mio amico intendeva registrare magnifiche conferenze. Si munisce di due validi e fedelissimi registratori e li mette in azione tutti e due, uno a trasmettere e l’altro a ricevere. Finita la registrazione, vuole controllare il lavoro dei due strumenti; ma nulla è stato registrato, se non qualche rumore indecifrabile dell’ambiente. Come mai? Non aveva inserito in maniera corretta il filo di collegamento.
Molte volte due persone parlano cercando di trasmettersi qualcosa, ma non si capiscono, anche se parlano con ottima dizione ed hanno un udito sensibilissimo, perché non inseriscono fra loro il filo di collegamento, cioè la carità. Non c’è del resto maggior sordo di chi non vuol sentire.
È possibile capirsi solo se c’è l’amore reciproco, filo d’oro che permette un ottimo collegamento anche fra un muto ed un sordo.
Ciao da P. Andrea
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Microfono / Pixabay CC0 - albersheinemann, Public Domain
L’amore crea intesa
“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont