Udienza generale, 10 maggio 2017 / © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

“Non siamo orfani"

Catechesi di papa Francesco durante l’Udienza generale di mercoledì 10 maggio

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“Oggi guardiamo a Maria, Madre della speranza.” Con queste parole papa Francesco ha iniziato mercoledì 10 maggio la sua catechesi durante la consueta Udienza generale in piazza San Pietro.
“Fin dal suo primo apparire nella storia dei vangeli, la sua figura si staglia come se fosse il personaggio di un dramma”, ha spiegato Francesco, che ha definito il “sì” di questa “donna ancora nel fiore della giovinezza” come “il primo passo di una lunga lista di obbedienze”.
Nei vangeli la figura di Maria appare come una donna silenziosa, “che spesso non comprende tutto quello che le accade intorno, ma che medita ogni parola e ogni avvenimento nel suo cuore”, ha proseguito il Papa.
Maria non è una donna che si deprime davanti alle incertezze della vita, che protesta con violenza o inveisce contro il destino della vita, ma invece “una donna che ascolta”, ha affermato Francesco, ricordando che “c’è sempre un grande rapporto tra la speranza e l’ascolto”.
Come osserva il Pontefice, Maria poi quasi sparisce dalla trama dei Vangeli, per riapparire invece nel momento cruciale, “quando buona parte degli amici si sono dileguati a motivo della paura”. Infatti, “le madri non tradiscono”, ha sottolineato il Papa, che si è poi soffermato sul fatto che i Vangeli sono “laconici”, anzi “estremamente discreti” nel descrivere Maria ai piedi della croce. “Registrano con un semplice verbo la presenza della Madre: lei ‘stava’”.
“Maria ‘stava’ nel buio più fitto, ma ‘stava’. Non se ne è andata”, così ha ribadito il Papa, spiegando che “Maria è lì, fedelmente presente, ogni volta che c’è da tenere una candela accesa in un luogo di foschia e di nebbie.”
Francesco ha ricordato anche il ruolo di Maria nella Chiesa dei primi inizi, dove la troviamo “in mezzo a quella comunità di discepoli così fragili: uno aveva rinnegato, molti erano fuggiti, tutti avevano avuto paura.” Maria — ha detto — “semplicemente stava lì, nel più normale dei modi, come se fosse una cosa del tutto naturale.”
“Per questo tutti noi la amiamo come Madre”, ha concluso il Papa la sua catechesi, ricordando che “non siamo orfani: abbiamo una Madre in cielo, che è la Santa Madre di Dio”, che “ci insegna la virtù dell’attesa, anche quando tutto appare privo di senso” e Dio stesso “sembra eclissarsi per colpa del male del mondo”.
Per leggere il testo completo della catechesi si può cliccare qui.

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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