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Becciu: "Attentati non fermeranno la visita del Papa in Egitto"

“Senza nascondersi la realtà, talvolta poco incoraggiante, il Papa invita a guardare al futuro con speranza”

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Almeno quarantasette morti, decine i feriti, alcuni in gravi condizioni. Questo il bilancio dei due attentati – rivendicati dall’Isis – in Egitto: uno a Tanta, vicino Il Cairo, un altro ad Alessandria. Il 28 e 29 aprile è previsto il viaggio nel Paese nord-africano di Papa Francesco. Viaggio che lo scorrere del sangue nelle chiese copte il giorno della Domenica delle Palme, non fermerà. Lo garantiste mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.
In un’intervista al Corriere della Sera, il presule afferma infatti che il Santo Padre “manterrà il proposito di andare” in Egitto.
“Ciò che è accaduto – sottolinea – provoca turbamento e una grande sofferenza, ma non può impedire lo svolgimento della missione di pace del Papa”. “È evidente, purtroppo” – spiega mons. Becciu – che questi attentati sono “un attacco al dialogo,  alla pace” e “anche un messaggio indiretto a chi governa il Paese, contro la minoranza di cristiani che in qualche modo, negli ultimi tempi, ha trovato più libertà”.
Becciu ricorda che fin dall’apparizione dell’Isis, il Papa ha voluto distinguere “gli atti di terrorismo compiuti da fanatici esaltati dalla religione in sé”, rifiutando di associare l’Islam al terrorismo. “Terroristi potranno essere alcuni islamici deviati, ma non la religione – spiega il sostituto -. E questo gli ha guadagnato la riconoscenza dei musulmani, per l’onestà delle sue posizioni. Molte autorità islamiche hanno incontrato il Pontefice per ringraziarlo e molte altre gli hanno scritto ammirati per la sua autorevolezza morale”.
Il sostituto della Segreteria di Stato, interpellato sulla questione del traffico di armi su cui il Papa torna spesso, afferma che “chi traffica in armi ha interesse a provocare situazioni di tensione e di guerra perché queste armi si vendano sempre di più, per fare soldi” e “il Papa sa che cosa succede, qual è la realtà, quali lobby sono in gioco”.
Tornando al tema della sicurezza, mons. Becciu ricorda che anche prima del viaggio del Papa in Centrafrica aleggiava timore di attentati, ma “tutto è andato bene”. In Egitto “ci hanno assicurato – conclude – che tutto procederà per il meglio, andiamo tranquilli. Senza nascondersi la realtà, talvolta poco incoraggiante, il Papa invita a guardare al futuro con speranza. E come sempre vuole dare l’esempio”.

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ZENIT Staff

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