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Non sperimenterai la morte in eterno – Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio

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Lettura
«Nella fede, Cristo non è soltanto Colui in cui crediamo, la manifestazione massima dell’amore di Dio, ma anche Colui al quale ci uniamo per poter credere. La fede, non solo guarda a Gesù, ma guarda dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione al suo modo di vedere. In tanti ambiti della vita ci affidiamo ad altre persone che conoscono le cose meglio di noi. Abbiamo anche bisogno di qualcuno che sia affidabile ed esperto nelle cose di Dio. Gesù, suo Figlio, si presenta come Colui che ci spiega Dio (cfr. Gv 1,18). La vita di Cristo – il suo modo di conoscere il Padre, di vivere totalmente nella relazione con Lui – apre uno spazio nuovo all’esperienza umana e noi vi possiamo entrare» (Lumen fidei, 18).
Meditazione
Non possiamo dimenticare in questo cammino quaresimale la questione della fatica di credere nella vita eterna: restiamo legati alla terra e ai nostri pretesti, e non siamo più capaci di alzare lo sguardo verso il volto risorto di Cristo, nostra unica speranza. Quando ci si dimentica che siamo fatti per la vita eterna, è facile vivere in una continua ostilità con se stessi e con il mondo che cerchiamo a fatica di costruire; sentiamo fortemente il peso dell’effimero riempire tutti i nostri sforzi; ci accorgiamo che nessuna sapienza umana può sottrarsi allo sbiadire del tempo. Il Vangelo di oggi ci presenta una nuova strada costituita dall’ascolto della Parola di Dio, che è il Figlio suo Gesù Cristo. Non deve perciò sorprendere la difficoltà che hanno gli interlocutori di Gesù ad accogliere la sua rivelazione: “Io sono”, cioè “Io sono il Figlio di Dio”. Giovanni, calando il lettore nella fatica dei Giudei di credere al Cristo-vita eterna, lo sprona a dare lui stesso una risposta che lo allontani dalla presunzione di chi non vuole accogliere il dono della vita eterna, perché non riesce ad accogliere Gesù per quello che realmente è. L’umiltà di chi crede nella vita eterna richiede che sia Gesù stesso ad aprire la porta del Paradiso; per questo Gesù insiste sull’accoglienza della sua parola. Non dobbiamo scordarci che nella Scrittura è consegnata l’intera volontà del Padre, resa visibile nel Figlio e realizzabile con la forza impressa dallo Spirito di Dio. L’anima che ne segue l’itinerario di santità, fatto di ascolto, di contemplazione e di attuazione, è posta nella condizione di accogliere Cristo nei suoi misteri.
Preghiera:
Donaci, o Padre, la forza di poter comprendere ciò che tu ci comandi e di poterlo attuare pienamente, per essere veri discepoli del Figlio tuo Gesù Cristo, che vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo.
Agire:
Oggi ci soffermiamo un po’ di più a riflettere sulla Parola di Dio, chiedendo allo Spirito Santo che ci aiuti a conformarci ad essa.

Meditazione del giorno a cura di Don Emilio Bettini, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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