Un fenomeno preoccupante che sta coinvolgendo tanti giovani, negli ultimi anni, è quello delle stragi del sabato sera. È il frutto della stanchezza di chi si mette al volante dopo una notte trascorsa in discoteca, con uno stato di stordimento generato dal consumo di droghe e bevande alcoliche.
Le sale da ballo, un tempo, erano uno strumento di svago. Un luogo tranquillo per rilassarsi un po’, dopo una settimana trascorsa a studiare o a lavorare. Oggi, invece, accade il contrario. I ragazzi, dopo una notte passata a ballare, sono spesso stanchissimi. Letteralmente sconvolti e tutt’altro che riposati.
La migliore risposta a certi meccanismi di rischio è quella di invitare i giovani a riscoprire il vero significato del divertimento. Per trascorrere una serata rilassante con gli amici non è necessario fare troppo tardi, ubriacarsi o drogarsi.
È necessario insegnare ai ragazzi come gestire con intelligenza la propria libertà, anche nell’obiettivo di una ricerca della santità personale.
Ogni cristiano, che ha ricevuto il Battesimo, è chiamato a diventare santo. In che modo? A poco a poco, passo dopo passo, facendo ogni giorno un piccolo sforzo. Questo significa che è possibile diventare santi anche divertendosi, usando la testa e operando le scelte più giuste per la propria vita.
Ricordiamoci che siamo tutti figli di Dio. Prima di mettere piede in certe discoteche estreme, chiediamoci: un figlio di Dio può entrare in un ambiente come questo? È davvero il posto che fa per me?
Le occasioni sane per divertirsi e stare insieme sono tante. Ci sono, ad esempio, locali da ballo in cui la musica è più tranquilla, e dove non circolano droghe ed alcolici. Basta scegliere e saper usare il cervello.
Le nuove generazioni hanno bisogno di una cultura nuova. C’è bisogno di percorsi alternativi che conducano alla santità, anche attraverso un sano divertimento ed una corretta organizzazione del proprio tempo libero.
Proprio così. È possibile diventare santi anche andando a ballare. Per farlo, basta ricordarsi che Dio è sempre accanto a noi. Ci tiene per mano e ci accompagna anche nelle ore del tempo libero e del divertimento.
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Si può diventare santi anche andando a ballare, basta ricordarsi che Dio ci è sempre accanto
È necessario insegnare ai ragazzi come gestire con intelligenza la propria libertà, anche nell’obiettivo di cercare la santità personale