Si terrà a Lourdes, in Francia, sabato prossimo, 11 febbraio 2017, la XXV Giornata Mondiale del Malato. Per l’occasione Papa Francesco ha inviato una lettera al cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, Legato pontificio alla celebrazione dell’evento.
Nella missiva, scritta in latino, Francesco saluta i malati di tutto il mondo ed esprime vicinanza di cuore a chi si trova nella sofferenza. Ricorda che “è bene prendersi cura integralmente della persona”, dunque “dell’anima, la mente e il corpo”. Citando il Libro della Sapienza, ricorda che Dio ha creato tutto per l’esistenza: “Non ha creato la morte né il male e non gode per la rovina dei viventi”.
Dio – scrive ancora il Pontefice citando il Libro del Siracide – “ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie”. Di qui l’invito a pastori, medici e malati stessi affinché preghino il Signore per essere guidati ad alleviare la malattia e a risanarla.
Il Santo Padre chiede dunque ai fedeli di invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria, Salute degli infermi, perché ottenga dal Figlio “grazie abbondanti: soprattutto la pazienza nella tribolazione, la fiducia in Dio, la gratitudine per i benefici ricevuti e un grande amore verso tutti”. Infine Papa Bergoglio chiede di imitare la fede di Pietro il quale, anche quando non comprendeva Gesù, affermava: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”.
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L'invito del Papa a "prendersi cura integralmente della persona"
Nella lettera per la Giornata Mondiale del Malato, Francesco esprime vicinanza ai malati e ricorda che è importante sostenerli nell’anima, la mente e il corpo