I bambini Bangwa accolgono Chiara Lubich a Fontem nella sua terza visita, maggio 2000 - Foto: Focolare.org

Economia di Comunione, "perfetta sintonia con il messaggio del Papa"

Il prof. Bruni, coordinatore internazionale del progetto nato su intuizione di Chiara Lubich, afferma che è possibile fare un mondo migliore grazie a un’economia diversa

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“La lotta alla disuguaglianza è un tema centrale dell’Economia di Comunione”. Ad affermarlo alla stampa è il prof. Luigino Bruni, coordinatore internazionale del progetto nato 25 anni fa su intuizione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari.
Oltre mille protagonisti di questo progetto che intende generare lavoro e sradicare la povertà, verranno ricevuti in Udienza da Papa Francesco sabato prossimo. Si tratta di imprenditori, ma anche professori, dirigenti provenienti da 51 Paesi, coinvolti in quella rete di 860 imprese nel mondo dell’Economia di Comunione.
Ricordando che questo progetto “è perfettamente in sintonia” con il messaggio del Pontefice, il prof. Bruni ha riannodato i fili della storia di Edc. “La scintilla nasce quando Chiara Lubich nel ’91 atterra a San Paolo del Brasile e vede il contrasto tra i grattacieli e le favelas, la ‘corona di spine’ che circonda la città – ha spiegato Bruni, come riporta l’Ansa -. Lo scandalo non è solo la povertà, che è sempre esistita, ma la povertà accanto ai grattacieli”.
Da quella intuizione è nato e si è sviluppato un progetto che offre oggi frutti maturi. Lo testimonia ad esempio Teresa, che ha fondato una banca per il microcredito nelle Filippine; John, al vertice di una ditta di consulenze ambientali di cui fanno parte scienziati ed ingegneri; Stephen, che in Camerun ha dato avvio a una società di consulenza nella gestione ambientale che opera anche in altri Paesi africani; Maria Elena, che ha potuto studiare e diventare avvocato grazie all’aiuto dell’Edc e che oggi presiede un’associazione di 121 imprese in Brasile. Un altro esempio concreto proposto ieri è quello di Livio Bertola e del figlio Paolo, i quali conducono nel cuneese un’azienda di trattamenti metallici per i gruppi produttori di auto e moto, il cui slogan è “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Slogan che è il cuore dell’Edc, in quanto – spiega Bruni – questi esempi concreti “ti permettono di ricevere cento volte tanto rispetto a quello che dai”. Secondo l’economista, “c’è un gran bisogno di nuovi imprenditori, domanda a cui oggi si risponde coi manager che invece non sono veri innovatori e solutori di problemi: l’Edc ne fa crescere proprio con la condivisione di saperi ed esperienze”.
Bruni infine spiega che al Papa, “che giustamente dice no all’economia che uccide e inquina, proporremo anche qualche sì, perché se è impossibile un mondo migliore senza economia, può esserlo con un’economia diversa”.
[a cura di Federico Cenci]

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ZENIT Staff

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