Siamo a Parigi, in una casa elegante che affaccia sulla Tour Eiffel, ma ad accoglierci non è il classico bourgeois parigino ma l’accento romano e il temperamento avvolgente di Massimo Ghini, padrone di casa d’eccezione, cultore della musica jazz, sposato a una nevrotica parigina Nathalie, con un figlio in crisi d’identità. Per lui, un sabato diverso da tutti gli altri, per esser riuscito finalmente a rintracciare da un rigattiere il vinile dei suoi sogni, My Myself and I di Niel Youart, e lungo il tragitto verso casa, pregusta “la sua ora di tranquillità” dedicata finalmente all’ascolto.
Ma una volta a casa, gli imprevisti prenderanno il sopravvento e il tempo dell’ascolto pare non arrivare mai. La moglie Nathalie che si dichiara preoccupata per il loro rapporto di coppia e per il figlio Sebastien (in arte “fucking-rat”) introverso e front man di un gruppo metal, dedito a eccessi di ogni tipo.
A complicare ulteriormente le cose, i lavori in casa, eseguiti da un idraulico di fortuna – responsabile di aver allagato l’appartamento sottostante dell’invadente vicino polacco – e persino l’amante Elsa, migliore amica della moglie, decisa a confessarle tutto e infine il migliore amico Pierre, che si rivelerà tutt’altro che sincero. Il nostro protagonista reagirà con una calma zen al succedersi degli eventi tragicomici, interessato soltanto ad ascoltare il suo autore preferito. E quando il sogno sembrava diventare realtà, dopo che tutta la famiglia gli si era rivolta contro e la casa era completamente allagata… neppure allora troverà la sua “ora di tranquillità”.
Dal punto di vista recitativo domina la figura di Massimo Ghini, che con la sua verve romana riesce a padroneggiare la scena e a catalizzare l’attenzione dello spettatore. Altrettanto espressivo è Alessandro Giuggioli, nei panni di Sebastien, un ragazzo difficile e chiuso, bravo nel dare forma ai movimenti scattosi e agli scatti d’ira e pianto del giovane. Sofisticata e adatta al ruolo bovariano della gran dama francese è Galatea Ranzi, seppur pecchi di affettazione in alcune scene.
Una commedia allegra e dissacrante, scritta dal giovane commediografo francese Florian Zeller, pluripremiato in patria, che nel 2014 è diventata un film del grande schermo: Tutti pazzi in casa mia di Patrice Leconte con successo di critica e pubblico. Al Teatro Quirino di Roma fino all’8 gennaio, con una versione pirotecnica per Capodanno, tra balli, danze e immancabili flûte di champagne parigino.
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Un’ora di tranquillità
di Florian Zeller
Regia: Massimo Ghini
Con Massimo Ghini, Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Marta Zoffoli, Luca Scaparrone, Alessandro Giuggioli
Durata: 1 ora e 40 minuti.
Foto: Zenit - RR
Teatro Quirino: Massimo Ghini mattatore in una Parigi “romanesca”
Fino all’8 gennaio in scena Un’ora di tranquillità, la commedia di Florian Zeller, due anni fa porta al successo anche al cinema