Syrian refugees at the border of Hungary and Austria on their way to Germany. Hungary

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Terrorismo. Mons. Perego: “No alle strumentalizzazioni”

Il direttore della Fondazione Migrantes incoraggia la soluzione dei corridoi umanitari per i rifugiati

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Il “no” all’equazione immigrati-terroristi è stato ribadito dal direttore della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego, secondo il quale sono i “fatti” a smentire questa associazione di idee. “Sono arrivate 180 mila persone, quest’anno, e sono persone che sono in fuga da situazioni drammatiche”, ha ricordato monsignor Perego in un’intervista alla Radio Vaticana.
Riconoscendo che vi sono “alcuni casi di radicalizzazione”, il direttore di Migrantes non ritiene ciò una condizione per “negare un diritto fondamentale, in democrazia, che è il diritto alla protezione umanitaria e diritto all’asilo”; si tratterebbe, al contrario, di un “passo indietro grave”, ha detto.
Con riferimento alla recente strage di Berlino, Perego ha commentato: “C’è chi utilizza e strumentalizza anche questi fatti per ritornare a parlare di espulsioni, di selezione di un diritto di asilo nei confronti di alcune persone”. Vanno quindi combattute queste “derive che sono assolutamente anti-democratiche, ma soprattutto non tutelano il dramma di chi oggi è in fuga da guerre che sono combattute anche per colpa nostra e grazie alle nostre armi”.
In risposta al reclutamento jihadista, monsignor Perego suggerisce una “partenza governata” dei migranti, favorendo un loro “ingresso legale nel contesto europeo, secondo una distribuzione equa e soprattutto non caricando alcuni Paesi di questa responsabilità”.
“E qui è chiaramente in gioco il cambiamento del regolamento di Dublino, che guardi soprattutto a vie legali di ingresso di cui i corridoi umanitari sono sicuramente tra gli strumenti importanti”, ha poi concluso il direttore di Migrantes.

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ZENIT Staff

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