A nome del Santo Padre, verrà erogata a Natale la prima tranche di aiuti per la crisi umanitaria in Ucraina. Si tratta di una somma di quasi 6 milioni di euro, sui 12 già raccolti, destinata a oltre 2 milioni di beneficiari senza distinzione di religione, confessione o appartenenza etnica, in particolare nelle regioni di Donetsk e Lugansk, Zaporizhia, Kharkiv e Dnepropetrovsk.
A seguito della colletta straordinaria, indetta da Papa Francesco il 24 aprile 2016 nelle chiese d’Europa, in favore delle popolazioni colpite dal conflitto, la Santa Sede, attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum, aveva coordinato la costituzione di un Comitato tecnico in loco, presieduto da S.E. Mons. Jan Sobiło, Vescovo ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia, e che opera in contatto con il Nunzio apostolico in Ucraina, S.E. Mons. Claudio Gugerotti.
Dall’inizio dell’attività, nel mese di luglio, il Comitato, che ha sede a Zaporizhia, ha selezionato e valutato i progetti di aiuto presentati da organismi di carità cristiani e da agenzie internazionali. Il Comitato, ora, finanzierà 20 progetti “di larga scala” (per importi singoli fino a 250 mila euro) e 39 iniziative “di solidarietà” (per importi fino a 20 mila euro). La somma verrà ripartita, in collaborazione con la Nunziatura apostolica, a sostegno delle opere di assistenza nei settori alimentare, abitativo, medico e igienico.
Secondo un recente rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), il conflitto, che prosegue tuttora, da aprile 2014 al 1° dicembre 2016 ha provocato 9.758 morti e 22.779 feriti.
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Ucraina: 6 milioni di fondi in arrivo dal Cor Unum
La somma destinata a oltre due milioni di beneficiari, è il risultato della colletta straordinaria indetta da papa Francesco lo scorso 24 aprile