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Il Vaticano II visto e vissuto da Joseph Ratzinger

Presentato alla Gregoriana l’ultimo libro LEV che raccoglie gli insegnamenti del Papa emerito sul Concilio

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Nel pomeriggio di mercoledì 13 dicembre, alla Pontificia Università Gregoriana, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di Benedetto XVI, Joseph Ratzinger L’insegnamento del Concilio Vaticano II (Tomo 1 del volume 7 della Opera Omnia, edito dalla Libreria Editrice Vaticana).
All’evento hanno preso parte: il cardinale Gerhard Ludwing Müller, Prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede, padre Dariusz Kowalczyk, decano della Facoltà di Teologia, don Giuseppe Costa, Direttore della Libreria Editrice Vaticana, padre Federico Lombardi, Presidente della Fondazione Joseph Ratzinger Benedetto XVI, monsignor Inos Biffi, vincitore del Premio Ratzinger 201,6 nonché professore ordinario emerito di Teologia sistematica e di Storia della teologia, e il reverendo Dario Vitali, professore ordinario di Ecclesiologia e Direttore del Dipartimento di Teologia Dogmatica.
Il volume 7 dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger raccoglie i testi da lui dedicati al Concilio Vaticano II, che sono stati suddivisi in due parti. La prima, corrispondente al primo tomo del volume, raccoglie quanto scritto dall’autore fra l’annuncio del Concilio, il 25 gennaio 1959, ed i primi anni successivi alla sua chiusura, il 7 dicembre 1963, passando per quanto da lui prodotto durante la fase conciliare: sia come perito e membro di diverse commissioni del Concilio Vaticano II, sia come consigliere del cardinale Joseph Frings che lui stesso, da pontefice, ha definito “un padre”. L’ultima parte del libro è dedicata proprio al cardinale conciliare tedesco, che era non vedente ed imparava a memoria gli interventi, dopo essersi confrontato con i suoi collaboratori, fra i quali vi era quello il futuro pontefice.
La presentazione è stata inaugurata dal cardinale Müller che, insieme a don Giuseppe Costa, ha curato la pubblicazione del libro. Egli ha evidenziato la capacità di Joseph Ratzinger di riunire le tre fasi del Concilio Vaticano II: quella antecedente il rinnovamento della liturgia, la dottrina dogmatica vincolante e la ricezione degli insegnamenti del Concilio. Inoltre, egli ha dichiarato: “Benedetto XVI osserva che nei documenti conciliari si svolge il principale dibattito sull’epoca moderna”. Una discussione interna alla Chiesa, le cui conseguenze vanno al di là delle mura leonine coinvolgendo i fedeli di tutto il mondo.
Don Giuseppe Costa ha invece ricordato che l’edizione tedesca dell’Opera omnia è più avanti, rispetto a quella italiana, essendo già arrivata a sette volumi. Egli ha anche evidenziato l’importanza di Joseph Ratzinger L’insegnamento del Concilio Vaticano II , definendolo “uno strumento per entrare in una delle fasi teologiche più importanti di Benedetto XVI”.
Le pubblicazioni del Papa emerito riscuotono ampi consensi anche in termini di lettori ed il merito, secondo monsignor Biffi, è della “chiarezza espressiva e della lucidità mentale di Ratzinger, due caratteristiche poco comuni nei saggi di teologia contemporanea”.
L’intervento di monsignor Biffi si è concentrato sulla parte del libro dedicata alla centralità dell’eucarestia ed ha affermato: “È fondamentale il tema della Chiesa come corpo eucaristico, le persone che vivono la comunità come corpo di Cristo diventando esse stesse corpo di Cristo”.
La presentazione è stata conclusa dall’intervento del reverendo Dario Vitali che ha descritto il libro come “uno strumento per valutare gli interventi del teologo, prima, e del Pontefice, poi. sul Concilio Vaticano II, che rappresenta uno dei momenti decisivi della storia della Chiesa”. Il professore dell’Università Gregoriana si è soffermato anche sul ruolo del cardinale Ratzinger ricordando la sua grande influenza nel complicato processo di ricezione del Concilio. Una pagina delicata della storia della Chiesa, dove “la contrapposizione tra due ermeneutiche contrapposte avrebbe potuto comportare una divisione fra Chiesa pre-conciliare e post-conciliare”.
 

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Claudio Ianniello

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