South Sudan's civil war

South Sudan's civil war - Wikimedia Commons

Sud Sudan. Ancora terrore tra civili, si rischia massacro etnico

A Yei, la popolazione minacciata da possibili rappresaglie delle milizie legate all’ex presidente Riek Machar

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In Sud Sudan il terrore non ha fine. Centinaia di migliaia di persone sono impossibilitate a lasciare la città di Yei, minacciate dalle aggressioni e dai massacri dal gruppo paramilitare legato all’ex presidente Riek Machar. Lo denuncia a Radio Easter, monsignor Erkolano Lodu Tombe, Vescovo di Yei, la diocesi colpita dalla tragedia.
“A Yei non ci sono al momento sparatorie ma la popolazione vive nella costante paura di nuove ondate di violenza e di omicidi”, spiega Mons. Lodu, aggiungendo che la città è irraggiungibile da quanti vivono nelle campagne circostanti ma solo per via aerea, quindi, per tutto il prossimo anno, la popolazione potrà sopravvivere solo grazie all’assistenza umanitaria.
La guerra civile tra la fazione seguace del presidente in carica, Salva Kiir, e quella facente capo al suo predecessore Machar, ha assunto una dimensione etnica, con i Dinka contrapposti ai Nuer.
Nel frattempo, il rappresentate americano al Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU di Ginevra ha riveato che il governo sud-sudanese si appresterebbe a sostenere attacchi su vasta scala contro la popolazione nella regione dell’Equatoria centrale.
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Fonte: Fides.org

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ZENIT Staff

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