Dresden Statue of Martin Luther - Foto: Commons Wikimedia - Jorge Royan CC0

Ogni riconciliazione in Cristo è resa sempre possibile!

Sono maturi i tempi di una vera riconciliazione tra cattolici e seguaci di Lutero? Ogni cuore che batte in Cristo se lo augura

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Il viaggio di Papa Francesco in Svezia in queste ore è sicuramente, come hanno affermato molti luterani e non solo, un viaggio profetico. Sono maturi i tempi di una vera riconciliazione tra cattolici e seguaci di Lutero? Ogni cuore che batte in Cristo se lo augura. Da domani in poi capiremo la natura dei passi concreti che si sono realizzati. Il Santo Padre, luce vera della Parola, darà il suo contributo necessario a rompere gli argini di quella parte dei credenti, laici e religiosi, ancora governati dai pensieri dell’uomo, che impediscono da sempre ogni sano riavvicinamento nel nome di Gesù Cristo.
Lo stesso San Paolo fondatore della Chiesa di Dio in Corinto, vedeva questa sua “figlia in Cristo” in guerra perché governata dai pensieri dell’uomo. Attesta in proposito il teologo mons. Costantino Di Bruno: “La Chiesa è una per essenza, è santa per battesimo, è cattolica e apostolica per esplicita volontà del suo Fondatore divino, Cristo Gesù. La Chiesa sarà se stessa, sarà la Chiesa di Gesù, solo se si lascerà governare dal Pensiero di Cristo, attinto perennemente nello Spirito”. Quando il pensiero del Signore della misericordia e del perdono viene artefatto dagli accorgimenti umani, a qualsiasi titolo e a qualsiasi livello, le crepe della storia diventano più evidenti e più devastanti.
È in tale contesto che si inserisce Satana, con la sua astuzia, per distruggere la verità della Chiesa, servendosi di ogni discepolo di Cristo Gesù. Il maligno si serve di chi ha contribuito a rompere l’unità costituendosi Chiesa a sé fuori dell’apostolicità, ma utilizza, allo stesso modo, anche chi è rimasto nell’apostolicità. Ecco dunque l’importanza storica e profetica di evidenziare con forza assoluta la verità divina che certifica come la vera Chiesa di Cristo, quella una, santa, cattolica, apostolica, sia governata solo dal pensiero di Cristo. Bisogna prendere atto con seria convinzione che ogni pensiero umano inserito nel governo della Chiesa, ad ogni livello, universale o particolare, divide e lacera il corpo di Cristo Gesù.
Sottilinea Mons. Di Bruno: “Ogni figlio della Chiesa che non cerca il pensiero di Cristo, che è a lui dato dallo Spirito Santo, lavora per la divisione non per lunità. Ogni figlio della Chiesa è obbligato a pensare dal Pensiero di Cristo Signore, secondo la luce attuale dello Spirito Santo. Oggi per oggi”. Un battezzato non può non partire da questi santi indirizzi. Chiunque non pensi dal pensiero di Cristo si rende direttamente imputabile di ogni microfrattura inferta alla stessa Chiesa. Tutti i cristiani hanno l’obbligo di vivere la stessa unità nel loro Salvatore e di essere una sola cosa, così come Cristo è nel Padre.
Da questa postazione interiore va letto il presente nelle sue varie articolazioni, senza essere inghiottiti dalle certezze del passato, ascoltando oggi la voce dello Spirito. È qui la rivoluzione cristiana che salva e redime il mondo, senza chiudersi in ciò che è stato, ma rinnovandosi nell’attualità della Parola, garante dell’unità della Chiesa.
Diventa interessante e attuale a questo punto il pensiero Mons. Di Bruno.  Ecco una parte significativa di un suo più articolato ragionamento: “Si parla di riforma e controriforma. Si può ricomporre la lacerazione della Chiesa dal momento che lacerazione oggi è a sua volta lacerata? La riforma ha lacerato la Chiesa, ma essa stessa a motivo dei principi sulla quale si regge, ha in sé il germe della lacerazione molteplice. La via è una: che il lacerante e il lacerato, i figli del lacerante e i figli del lacerato, pensino insieme con il solo Pensiero di Cristo. La storia lascia ad ognuno una pesante eredità da redimere. Il lacerante deve redimere la storia e anche il lacerato la deve redimere. Gesù, vero Figlio delluomo, ha ricevuto da Adamo, padre suo secondo la carne, una pesantissima eredità da redimere. La storia va redenta. Gesù ordina al lacerato che offra al lacerante la riconciliazione, che non è giustificazione del peccato, ma offerta della riconciliazione. Se il lacerante vuole rimanere nella sua lacerazione, si assume tutta la responsabilità della mancata vera salvezza e di ogni altro peccato”.
In tutto questo rientra l’incontro a Lund e a Malmö di questi giorni. I cattolici, figli del lacerato, guidati da un Papa attento e illuminato sono pronti ad abbracciare i loro fratelli. C’è da stare sicuri che anche i luterani, figli del lacerante, sono pronti a dare il loro prezioso contributo per redimere un pezzo di storia importante. Un atto comune indispensabile per il rafforzamento di un percorso di pace e di amore di cui il nostro tempo ha immediatamente bisogno.
Abbiamo tutti bisogno di seguire la voce dello Spirito che ci ricorda il pensiero di Cristo, unico punto fisso su cui costruire ogni autentica e duratura riconciliazione. È auspicabile che non si disobbedisca oggi alla santa mozione dello Spirito Santo. Non a caso La Lettera agli Ebrei parla nel presente ad ogni discepolo di Gesù: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori… Come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova…Pur avendo visto per quarantanni le mie opere. Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo” (Cfr. Eb 3).
L’uomo rinsavisca e segua il tracciato della parola del Signore e nulla sarà impossibile. Ogni riconciliazione e perdono saranno possibili. Chiudiamo la riflessione con l’auspicio di Mons. Di Bruno: “Il Signore non si disgusti oggi dei discepoli del Figlio suo, come un giorno si disgustò dei figli di Abramo. Non entreremo nel suo Cielo. Madre della Redenzione, tu vuoi che il Pensiero di Cristo governi ogni cuore. Tu vuoi che la sua voce, solo la sua voce, sia ascoltata. Madre Santa, dona sapienza e intelligenza ad ogni discepolo di Gesù che lui è obbligato ad ascoltare oggi la voce dello Spirito Santo”. Qualunque intesa in Cristo è resa sempre possibile!
 

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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