“La nostra storia testimonia quel legame spirituale particolarissimo con la Santa Sede soprattutto quando 38 anni fa sul Soglio Petrino sedette il nostro amatissimo Papa appartenete alla stirpe polacca, San Giovanni Paolo II”. Ha esordito così il primate di Polonia, monsignor Wojciech Polak, nella omelia celebrata ieri 21 ottobre nella Basilica Lateranense, nell’ambito delle celebrazioni del Pellegrinaggio nazionale polacco a Roma.
Il presule ha ricordato come il primo sovrano della Polonia, Mieszko I, prima di morire verso la fine del X secolo, con un documento dal titolo Dagome Iudex affidò il suo Stato con la capitale Gniezno alla protezione spirituale della Santa Sede, stringendo in quel modo un legame particolare con la Barca di Pietro.
Il gesto di affidamento di uno Stato appena costituito alla Santa Sede ebbe un significato ideale di grande rilevanza. “Mieszko I – ha sottolineato mons. Polak – volle sottolineare in quel modo che il suo Paese appartenesse al mondo cristiano e avendo delle relazioni dirette con i successori di San Pietro, fosse affidato alla loro protezione”.
Il Pellegrinaggio nazionale polacco a Roma, in corso dal 20 al 23 ottobre ha in programma le celebrazioni liturgiche nelle quattro basiliche papali ed oggi, sabato 22 ottobre, i partecipanti saranno presenti all’udienza giubilare di Papa Francesco in piazza San Pietro.
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"Un legame spirituale lega la Polonia alla Santa Sede"
Il primate di Polonia, mons. Wojciech Polak, ha presieduto ieri la celebrazione nella Basilica Lateranense per il Pellegrinaggio nazionale polacco in corso a Roma