Cristo è unità, il demonio è divisione. Quando Gesù dice: “pace a voi”, crea un “vincolo” di pace e “ci unisce per fare l’unità dello spirito”. Lo ha ricordato papa Francesco durante l’omelia di stamattina alla Casa Santa Marta.
“Se non c’è pace – ha sottolineato – se non siamo capaci di salutarci nel senso più ampio della parola, avere il cuore aperto con spirito di pace, mai ci sarà l’unità”; un’unità che si manifesta “nel mondo […], nelle città, nel quartiere, nella famiglia”.
Tutto il contrario dello “spirito del male”, che semina “guerre, invidie, lotte, chiacchiere”: tutte cose che “distruggono la pace”, ha ammonito il Santo Padre.
È San Paolo, nella prima lettura odierna (Ef 4,1-6) a indicare i tre atteggiamenti che favoriscono l’unità: “umiltà, dolcezza e magnanimità”. Senza umiltà, ha detto il Pontefice, “non si può dare la pace”; parimenti “dove c’è superbia, c’è sempre la guerra”, c’è “la voglia di vincere sull’altro, di credersi superiore”. Pertanto “senza umiltà non c’è pace e senza pace non c’è unità”.
Purtroppo, oggi, nel nostro parlare “non c’è dolcezza” e tendiamo sempre più a “sparlare degli altri”, quando San Paolo, al contrario, esorta a “sopportarsi a vicenda”, ovvero a “sopportare i difetti degli altri, le cose che non piacciono”: è questo, ha spiegato il Papa il “nocciolo” della dolcezza.
La terza condizione per l’unità, la magnanimità, implica un “cuore grande”, che “non condanna”, né “si rimpicciolisce nelle piccolezze” ma lascia “posto per tutti”. Tutto questo determina il “vincolo della pace”, che crea l’“unità” grazie allo “Spirito Santo”.
Questa è la maniera degna della chiamata del mistero al quale siamo stati chiamati, il mistero della Chiesa”, ha aggiunto Francesco, invitando i fedeli a riprendere quel passo in cui San Paolo (Cor 13) “insegna come fare lo spazio allo Spirito, con quali atteggiamenti nostri perché Lui faccia l’unità”.
Il “mistero della Chiesa”, infatti, ha aggiunto il Santo Padre, è proprio nel “mistero del Corpo di Cristo”, con “una sola fede, un solo Battesimo’, ‘un solo Dio Padre di tutti che è al di sopra di tutti’, opera ‘per mezzo di tutti ed è presente in tutti’”.
Allo Spirito Santo va quindi chiesta “la grazia non solo di capire, ma di vivere questo mistero della Chiesa, che è un mistero di unità”, che nasce dalla unità di Gesù con il Padre, da quel “vincolo di pace” che “cresce con l’umiltà, con la dolcezza, con il sopportarsi l’uno con l’altro, e con la magnanimità”.
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Santa Marta: “Dove c’è superbia, c’è la guerra, dove c’è umiltà c’è la pace”
Durante l’omelia del mattino, papa Francesco ricorda le tre condizioni per vivere l’unità con Cristo e con il Padre