Al bar del “Ciao”, il gestore mi vede e mi invita come ai vecchi tempi: “Posso offrirti un caffè?”. Accetto e… “Come mai non ti vedo più al mio bar? Da quando e perché hai smesso di venire?”.
Sono domande che solo ad amici si possono fare. Le risposte vere solo da amici veri si possono ricevere: ripensandoci bene, non mi fermo in questo bar da tanto tempo, da quando in casa è stata installata una macchina del caffè veramente buono, aromatico e cremoso.
“Così buono in giro proprio non ne trovo; non ho e non posso avere o desiderare un altro caffè fuori del mio… E’ il più saporoso che si possa trovare.
Sai che ho un po’ capito la scelta di Dio? Sai che ora colgo meglio la bellezza della castità? Dio mio e mio tutto. Dio è il mio tutto, Dio è il mio amore.
Non avrò altro Dio fuori di te”.
Mi sono commosso tempo fa incontrando un carissimo compagno di scuola, uno di quegli amici che non scordi, anzi ti stanno da sempre nel cuore. Mi vede dopo tantissimi anni.
Dopo alcune battute, piene di cordialità e di stima, mi dice con il volto serio e rassicurante: “Ti ringrazio, Andrea, per non esserti più fatto vedere, perchè quel sorriso che vedo nei tuoi occhi significa che hai trovato il meglio che si possa avere.
Forse passeranno degli anni prima di vederci ancora, ma ora sono spronato ad andare avanti grazie all’averti trovato “gioiosamente sposato”.
La tua gioiosa fedeltà a Chi hai scelto anche per me, ha destato in me la nostalgia di Dio. Mi hai ricordato che Lui ha sposato anche me”.
Ciao da p. Andrea
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Robert Cheaib - flickr.com/theologhia
Hai trovato il meglio
La tua gioiosa fedeltà a Chi hai scelto anche per me, destato la nostalgia di Dio