Wheat ready to be harvested

Pixabay CC0

Il grano vive come famiglia

Se caduto in terra, non si dona, resta solo; ma se dona la vita, se perde se stesso per amore, si trasformerà e rivivrà in mille altre vite da donare

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Il chicco di grano, seminato nel solco, non muore, ma si moltiplica donando la vita. La vita che si dona, non è tolta, ma trasformata.
Il chicco, donandosi alla terra si trasforma moltiplicandosi in altre vite; scompare la sua forma precedente e, nel donarsi, riappare moltiplicato; entra da solo nel solco per riapparire come famiglia.
Ogni chicco della nuova famiglia chiede di donarsi a sua volta, per crearsi una sua nuova famiglia… Il solo non esiste, non vive e non ha senso se non si dona. Nessuno vive per se stesso, nessuno muore per se stesso. Ogni individuo nasce e cresce proteso alla reciprocità.
Nasce da una famiglia e può vivere solo formando famiglia.
Se resta solo, scompare nel becco degli uccelli del cielo. Per difendersi dai rapaci deve moltiplicarsi.
Non ci sarà mai fame sulla terra finché c’è un chicco di grano che chiede di donarsi.
“Se il chicco di grano, caduto in terra, non si dona, resta solo; ma se dona la vita, se perde se stesso per amore, si trasformerà e rivivrà in mille altre vite da donare”.
“Io sono il chicco di grano, caduto in terra per amore”, fatto eucaristia per essere mangiato e per moltiplicarsi in ognuno di voi.  Sono il pane di Vita.
“Chi mangia di me vivrà per me”: da me avrà, cioè, vita eterna e in sovrabbondanza, da donare a sua volta ad ogni prossimo; finché, in questa comunione, in questo dono eterno di amore scambievole, tutti gli uomini saranno l’Uno, diventeranno la famiglia di Dio.
Ciao da p. Andrea
***
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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